Jack Sotti dall’Australia, Vitezslav Cirok dalla Repubblica Ceca, Ali Reynolds dalla Gran Bretagna, Manolis Lykiardopoulos dalla Grecia, Ariel Leizgold da Israele e Michito Kaneko dal Giappone sono i 6 bartender che, a Cape Town, in Sudafrica, si contendono il titolo di Bartender of the Year 2015 nell’ambito del Diageo Reserve World Class 2015, una delle più prestigiose competizioni internazionali dedicate all’arte della mixology.
Tra loro e il titolo di campione un’ultima prova da superare, la Cape Town Shakedown, nella quale, con tempo e risorse limitate, sono chiamati a creare un vero e proprio pop up bar dove presentare il loro signature cocktail.
Alla fase finale della competizione, giunta alla settima edizione, hanno preso parte 54 bartender provenienti da 50 Paesi di tutto il mondo (Marocco, Irlanda, Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Messico, Colombia, Libano, Kenya, Hong Kong, Italia, Germania, Austria, Brasile, Polonia, Grecia, Canada, Repubblica Ceca, Giappone, Gran Bretagna, Oceano Indiano, Russia, Costa Rica, Nuova Zelanda, India, Turchia, Filippine, Slovacchia, Panama, Portorico, Guatemala, Taiwan, Singapore, Stati Uniti, Australia, Vietnam, Svezia, Norvegia, Danimarca, Bulgaria, Belgio, Spagna, Portogallo, Malaysia, Thailandia, Paesi Bassi, Israele, Indonesia, Francia, Romania, Perù, Sudafrica, oltre alle categorie Cruise Ship e Luxury Yacht), vincitori delle rispettive gare nazionali, tra i quali, dopo cinque giorni di gare sono stati selezionati i 6 superfinalisti.
A rappresentare il nostro paese, in qualità di Miglior Bartender d’Italia Diageo Reserve World Class 2015, Francesco Cione (nella foto), bar manager dell’Octavius, Replay the Stage di Milano, che per staccare il biglietto per il Sudafrica ha battuto gli oltre 300 concorrenti presentatisi alle selezioni italiane.
La fase finale del concorso ha previsto una serie di gare, dove i concorrenti hanno dovuto dare sfoggio delle loro doti, tra le quali originalità, precisione, capacità di “tenere banco” e di comunicare con i consumatori, lavorando sotto pressione a cominciare dalla prima sfida, Against the clock, una prova di velocità nella quale hanno dovuto preparare da 5 a 10 cocktail a loro scelta in soli 10 minuti. A questa ha fatto seguito Around the world, dove hanno preparato due “ritual”, uno dedicato al proprio paese d’origine e uno dedicato al paese ospitante, il Sudafrica, nella quel sono stati giudicati anche nella loro abilità di contestualizzare le due preparazioni all’interno di aneddoti e racconti legati alle culture dei due paesi.
La sfida è proseguita con Night and day, che ha previsto la realizzazione di due drink: uno “da giorno” e uno da “notte”, creando due versioni in contrasto tra di loro, dei quali almeno uno doveva contenere il gin Tanqueray No. Ten.
La prova successiva è stata la Street food jam, che ha previsto la creazione di due cocktail da abbinarsi a due piatti dello chef italiano Luca Castiglione, patron del ristorante Limoncello di Cape Town, utilizzando vodka Ketel One e rum Zacapa.
La selezione si è conclusa con Retro, disco, future un viaggio nel tempo nel quali i bartender si sono cimentati nella preparazione di tre cocktail di epoche diverse. Uno “retro”, ispirato al periodo che va dal XIX secolo al Proibizionismo, uno “disco”, dedicato agli anni ’70/’80 della disco music, e un cocktail del “futuro”, ovvero qualcosa di assolutamente innovativo e inedito capace di dettare un nuovo trend.