Indovinati abbinamenti beer&food di qualità possono aiutare la ripartenza dei locali italiani, insieme ad azioni di supporto alla filiera horeca.
Andrea ed Elena Bagli di Birra Amarcord sono stati tra i primi a credere nell'abbinamento birre di qualità con proposte gastronomiche di pari livello. All'Italian Gourmet Pub di Riccione (2018), sono seguiti più di recente lo snack bar L'Amarcord all'interno di RiminiFiera (in collaborazione con Summertrade), oltre al contributo di vari locali di tendenza della Riviera romagnola.
In occasione del recente salone Beer&Food Attraction di RiminiFiera, è stato presentato il formaggio Birraccino prodotto in collaborazione con il non lontano caseificio di San Patrignano, un formaggio morbido affinato alla birra chiara Gradisca Amarcord. Una proposta che ha scatenato la fantasia e il lavoro di diversi locali della Riviera romagnola.
Sp.accio San Patrignano ha proposto "Stirata romana con Birraccino"; La Brasserie di Rimini ha lanciato "Pizza con Birraccino fuso e in scaglie, Finocchiona e riduzione di Birra chiara Gradisca"; Salumarina di Rimini si è distinta con "Salumarina 1975 con speck di salmone, mandorle tostate, rucola, marmellata speziata di pomodori e Birraccino"; Mad for BBQ di Santa'Arcangelo di Romagna ha creato "Pullaccino, pulled pork sandwich con una fetta di Birraccino"; Veranda di San Marino ha confezionato "Toast gormet coin pollo croccante e Birraccino"; Dalla Lella di Rimini ha scelto "PiadaBuger con Birraccino". Non poteva mancare il contributo di Amarcord di Riccione con l'aggiornamento del suo "storico" Tagliere Amarcord arricchito con trancetti di Birraccino e marmellatine di verdure.
Gli abbinamenti di qualità hanno sollecitato anche la fantasia di uno chef raffinato (scuola Gualtiero Marchesi, Mario Uliassi e altri) come Silver Succi di Quarto Piano Suite Restaurant di via Chiabrera che ha scelto le birre di gusto internazionale Ama di casa Amarcord. Antipasto: "Code di mazzancolle scottate e variazione di carciofo: crudo, in crema, fritto" con Birra Ama Pilsner. Primo piatto: "Doppio raviolo di ricotta alla gricia con guanciale, cipolla croccante, cavolo nero e trucioli di pecorino" con la golden belgian ale Ama Bonda. Secondo piatto: "Costine di maiale arrostite, tortino di cipolle ed erbetrte di campo" con la strong belgian ale Ama Bruna. Dessert: "Tortino al cioccolato fondente con cuore morbido, liquirizia e caffè" con la imperial coffee porter Ama Mora.
Azioni di supporto alla filiera horeca
In questo difficile periodo, Birra Amarcord ha scelto di stare vicino, stimolando e supportando due importanti settori come horeca e food delivery.
Nata a Rimini nel 1997, riconosciuta e apprezzata per lo spirito romagnolo che incarna, Birra Amarcord è restata impassibile alla situazione di crisi e si è subito attrezzata con una serie di iniziative per rispondere alla elevata domanda che riguarda il settore del cibo a domicilio.
«La crisi innescata dalla pandemia Covid-19 riguarda tutta la filiera horeca - ha precisato Andrea Bagli, titolare insieme alla sorella Elena di Birra Amarcord - dai produttori fino ai punti di consumo, attraversando la distribuzione. Ogni singolo attore può decidere se attendere passivamente l’evolversi della situazione o se provare a reagire. In questo ultimo caso l’azione non può essere sufficiente se fatta solo per salvaguardare il proprio interesse, perché la gravità della situazione richiede coesione, sinergia, solidarietà e dialogo in tutta la filiera».
Birra Amarcord ha quindi messo in campo una serie di iniziative commerciali per aiutare i ristoranti ad attraversare questa fase complicata.
Di fronte ai tanti bar-ristoranti che si stanno attrezzando per poter dare un servizio delivery, l’azienda che produce e commercializza birre ha deciso di supportare questa trasformazione, che non si concluderà in tempi brevi.
E per i ristoranti che ancora non hanno deciso cosa fare Birra Amarcord sta cercando di stimolare i propri clienti ad avviare il servizio delivery aiutando i gestori dei bar-ristoranti a fare questo passo grazie ad importanti incentivi e sconti.
«In questo momento di lock-down si assiste ad un radicale e repentino spostamento forzato dei consumi food & beverage, dall’out-of-home all’in-home - continua Andrea Bagli - La conseguenza è il quasi totale azzeramento dei consumi nel primo canale e una poderosa impennata nell’altro. Il consumatore finale sta modificando le proprie abitudini d’acquisto, spostandosi sempre più verso un approccio tecnologico che da un lato cerca di salvaguardare le abitudini precedenti alla crisi, e dall’altro di rispettare i vincoli della salute pubblica. Queste modifiche, oltre che essere repentine e drastiche, si manterranno in parte anche dopo l’emergenza, costringendo i punti vendita, e di conseguenza i distributori, a ripensare l’approccio al cliente e l’offerta di prodotti e servizi».
Una storia green
Nato a Rimini nel 1997 e passato nel 2007 alla famiglia del distributore Roberto Bagli, il birrificio Amarcord di casa Bagli vanta un ricco portafoglio prodotti come le felliniane Amarcord (Gradisca, Midòna, Volpina, Tabachèra); le specialità internazionali Ama (Pilsner, Golden Belgian Ale, Strong Belgian Ale, Imperial Coffee Porter), le street beer Bad Brewer (American Lager, Mr. White, Ipoa, Amber Ipa).
«Le nostre birre - precisa il mastro birraio Andrea Pausler - esaltano le caratteristiche del malto 100% di orzo in equilibrio con quelle del luppolo in fiore romagnolo, una peculiarità della nostra produzione che rispetta i tempi di fermentazione a 11 °C».
Negli ultimi anni Birra Amarcord ha infatti intensificato l'impiego del luppolo in fiore, avviando dal 2018 una interessante collaborazione con la Cooperativa Luppoli Italiani di Ravenna, rafforzando i legami con il territorio della riviera romagnola-marchigiana. Con sede a Rimini, lo stabilimento di produzione Amarcord si trova invece ad Apecchio, sulle boscose montagne dell'Appennino, per poter utilizzare le fresche acque di sorgente). Inoltre, a conferma della scelta green del birrificio, la classica bottiglia di vetro marrone tappo corona da 33 cl riporta il bollino "100% energie da fonti rinnovabili".