La moka è sempre più presente al banco bar e consumata a casa; per questo La Genovese ha messo a punto una linea di caffè arabica monorigine pensata per la caffettiera: Moka Style Fine Coffee. La compongono cinque origini di due continenti: due selezioni africane, Etiopia Sidamo e Kenya AA Washed, due sudamericane, Colombia Supremo e Santos Cerrado Brasiliano, e una del Centro America, Honduras Shg Washed.
La presentazione e le schede che accompagnano i caffè ne evidenziano le particolari caratteristiche, che vedono spiccare note acide, grande aroma e dolcezza, unite a un corpo medio per gli africani. Scende l’acidità per dare spazio a dolcezza e un buon corpo con Honduras e Brasile, mentre il Colombia presenta una struttura importante con grande dolcezza e corpo accompagnati da una buona acidità. Il barista, insomma può variare la sua offerta e fare provare sensazioni spesso sconosciute e piacevoli al cliente, che a sua volta potrà acquistare il caffè da consumare a casa; per questo i prodotti sono disponibili nei formati in grani e macinato in sacchetto da 250 grammi; la confezione riporta il nuovo logo, moderno e rinnovato ma, allo stesso tempo, caratterizzato dalla tradizione. La particolare linea di tostatura rende questi caffè indicati anche per estrazioni a filtro, chemex o V60.
La scelta de La Genovese di puntare sulla moka è anche una questione ecologica. Un principio che condiziona sempre più spesso le decisioni all'interno della azienda, giocando un ruolo fondamentale nello sviluppo dei nuovi prodotti. Un caffè preparato con la moka non ha scarti, a differenza dei monoporzionati, in particolare delle capsule, custodite in pack che aumentano i rifiuti da smaltire e sono per lo più conferite nell’indifferenziato, anche se contengono un prodotto qual è il caffè, indicati per più utilizzi anche una volta esausto e compostabile. E anche quando il materiale con cui sono prodotte è riciclabile, il confronto dell’impatto ambientale è sempre e comunque a favore della caffettiera.