Michele Filip, il più giovane vincitore al mondo di World Class

Michele Filip, vincitore di World Class, festeggiato da Danil Nevsky e Riccardo Rossi
Michele Filip, bartender da Freni e Frizioni a Roma, è il più giovane vincitore di una competizione nazionale del concorso di Diageo. Alla finale italiana, andata in scena al Roma Bar Show, ha superato Edoardo Spagnoli del Club Derrière di Roma e Filippo De Martino, titolare de Al Quèrto di Bassano del Grappa

A 24 anni è entrato nella storia. Perché Michele Filip, nato nel 1998, e cresciuto sulle sponde del Lago di Garda in Trentino, è il più giovane finalista nazionale di World Class, la prestigiosa sfida internazionale organizzata da Diageo. Dal 2009, anno della prima edizione, nel mondo, nessuno aveva fatto meglio di lui. A settembre Michele Filip, bartender da Freni e Frizioni a Roma, volerà a San Paolo per sfidare gli altri concorrenti da tutto il mondo. In Brasile, per diventare “il miglior barman del mondo”, dovrà dimostrare di essere il più bravo nella presentazione dei cocktail, nella conoscenza dei prodotti, nella capacità di abbinare sapori, nelle abilità di mixology e nella rapidità di esecuzione. Quest’ultima è stata già molto apprezzata nella finale Italiana italiana che si è svolta, per il secondo anno consecutivo, sul palco del Roma Bar Show. A decretare la vittoria di Filip una giuria composta da Jenna Ba (global brand ambassador di Diageo), Giacomo Giannotti (Paradiso, Barcellona), Flavio Angiolillo (Farmily Group), Danil Nevsky (Indie Bartender), Vincenzo Pagliara (Laboratorio Folkloristico), Kenji Jesse (Nomu Consult).

Dopo un lungo percorso e una girandola di prove davvero impressionante, hanno strameritato il podio anche gli altri due finalisti: Edoardo Spagnoli del Club Derrière di Roma e Filippo De Martino, titolare de Al Quèrto di Bassano del Grappa.

La storia di Michele Filip, il suo percorso per arrivare in finale, lo studio della ricetta che lo porterà San Paolo del Brasile.

Di questo Bargiornale ha parlato con il diretto interessato. «I primi passi nel mondo dell'hospitality - racconta il barman trentino - li ho mossi a quattordici anni, attratto dal potere di essere il fattore X capace di cambiare la giornata di un cliente che si sedeva al bancone». Ancora oggi, dopo dieci anni, ha cambiato diversi banconi, ma il motivo che lo spinge ogni giorno a scegliere questo splendido mestiere è lo stesso: essere un porto sicuro per chiunque entri nel suo bar, facendoli sentire a casa e in famiglia. Fin dai quattordici anni, ha alternato scuola e lavoro sotto la guida di Leonardo Veronesi (Rivabar, Riva del Garda), innamorandosi sempre di più delle sottili sfumature e delle dinamiche di questa professione. Questo mestiere gli ha dato l'opportunità di viaggiare, portandolo in Irlanda, Germania, Svizzera e in molte parti d'Italia, facendogli conoscere persone, luoghi e diverse modalità di fare bar. Il suo percorso con World Class è iniziato quasi come un gioco. Credeva di non essere all'altezza, ma gara dopo gara, persona dopo persona incontrata lungo il cammino, ha imparato ad esserlo. Ha imparato molto dai giudici, dai clienti, dagli amici, ma soprattutto dagli altri partecipanti. Ecco cinque parole per loro: “sono mostri, giovani talenti, esempi”. Ha preso qualcosa da ognuno di loro, l'ha fatto proprio e, per questo dice, gli sarà sempre riconoscente.

«Vincere "la gara" ha un significato molto più profondo di quanto si possa immaginare. La sensazione di essere ricompensato per le notti insonni passate a studiare sui libri, per i pasti saltati per fare prove, per i sacrifici fatti perché dentro sentivo che stavo seguendo la strada giusta. Ho imparato l'importanza dello studio, la costanza e la perseveranza. Non basta solo desiderare o credere, se si vuole davvero qualcosa. Bisogna mettersi all'opera e prepararsi a superare i propri limiti sotto ogni aspetto».

Michele Filip non pensa di avere uno stile di miscelazione definito, soprattutto perché ha solo ventiquattro anni e non si considera un barman completo. Preferisce pensare di avere uno stile flessibile e pronto all'uso. Ogni cosa potrebbe tornare utile quando meno te l'aspetti. Ecco perché nel corso degli anni ha cercato di seguire tutti i corsi possibili: home made vino, birra, caffetteria, psicologia. Gli piace andare a fondo delle cose e comprenderle appieno. Crede che per essere definiti "barman" sia necessario avere una conoscenza a 360 gradi del mondo del bar.

La finale è stata impegnativa, ma molto divertente. Dice di aver imparato tantissimo dagli altri due finalisti, Edoardo Spagnoli e Filippo De Martino, che definisce due personalità così diverse, ma altrettanto forti come ne ha viste poche. Per la gara gli è stato chiesto di creare un progetto legato al Brasile che suscitasse emozioni. Il consiglio era di lasciarsi ispirare dai paesaggi e dall'architettura. «Avrebbe potuto essere il Carnevale, ma non ho mai ballato in un carnevale brasiliano, non ho mai visto i panorami mozzafiato né l'architettura del Brasile». Così ho pensato bene di fare una full immersion vivendo un periodo a contatto con alcuni amici e conoscenti brasiliani. Ho vissuto con loro, ho condiviso la loro vita quotidiana, ho ascoltato le loro storie e le ha trasformate in ingredienti. Così è nato "ORIGINI", il cocktail che racchiude le emozioni del Brasile, non le sue, ma quelle di coloro che hanno vissuto davvero quelle emozioni. «Il primo ingrediente che ha ispirato il mio drink è “Vitamine”, una merenda brasiliana a base di avocado, latte in polvere e zucchero. Ho ricreato questo sapore frullando nel blender un avocado grigliato e latte di cocco. Nella ricetta ho inserito l’aloe perché richiama il sapore della Fanta all’uva, molto diffusa in Sudamerica, ricordo e aneddoto del secondo ragazzo brasiliano che ho incontrato lungo il mio percorso di avvicinamento a World Class. Ho poi incontrato una terza signora che mi ha parlato del Dulce de Leche che preparavano il sabato per mangiarlo poi la domenica in famiglia. A questo sapore ho unito le spezie del churrasco». In poco tempo, senza nemmeno accorgersene, si troverà in Brasile circondato da una squadra di barman pronti a scuotere shaker come maracas. E questo, per lui, sarà un ulteriore motivo per tenere alta la bandiera.

 

 

Origini

di Michele Filip, Freni e Frizioni, Roma

Vincitore World Class Italia 2023

Ingredienti

45 ml Johnny Walker Black Label

30 ml Vitamine 

22,5 ml Aloe acidificata 

30 ml Churrasco y Leche

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