Legge di stabilità: giro di vite sul gioco, contrasto all’illegalità e divieto per i minorenni se il premio è in denaro. I trasgressori rischiano una sanzione sino a 1.000 euro e la chiusura dell’esercizio
L’anno che si appena concluso non ha tradito le attese e alla fine, stando ai primi dati disponibili, la raccolta dei giochi nel 2010 ha oltrepassato la soglia dei 60 miliardi (61 per la precisione) crescendo del 12%. Aspettative ancor più rosee per il 2011. L’introduzione delle videolottery (vlt), le novità apportate dalla legge di stabilità e la lotta al sommerso dovrebbero consentire di chiudere l’anno a oltre 80 miliardi di raccolta. Un vero boom che proietterebbe l’industria del gioco ai vertici tra i comparti produttivi del Paese. Non mancano però i punti aperti. La legge 220/2010, l’ex finanziaria oggi ribattezzata “legge di stabilità”, ha introdotto a partire dal 1° gennaio alcuni significativi cambiamenti relativi alle responsabilità degli operatori ma anche dei rappresentanti della rete di vendita. Intanto viene rafforzato il divieto di partecipazione a giochi con vincite in denaro per i minorenni: il titolare del locale che consentirà la partecipazione ai giochi da parte di minori di 18 anni sarà punito con la sanzione amministrativa da 500 a 1.000 euro e con la chiusura dell’esercizio fino a 15 giorni.
Protagoniste della legge anche le newslot, sulla scia di quanto già trapelato in passato da Aams circa una necessaria riorganizzazione del settore. A cominciare dall’introduzione dell’elenco dei proprietari degli apparecchi da intrattenimento, dei loro gestori e dei pubblici esercizi presso cui sono installati, che si accompagna alla presentazione di una certificazione antimafia e al versamento forfettario annuale di 100 euro. Il provvedimento dei Monopoli, atteso dagli operatori, definirà puntualmente i requisiti per cui un soggetto possa svolgere l’attività in questione. L’elenco, realizzato come elemento dinamico e continuamente aggiornato, è uno degli strumenti concepiti dall’amministrazione per contrastare l’illegalità e provvedere a una mappatura definitiva del settore dell’automatico. Un primo importante passo verso l’attesa revisione del contingentamento per le newslot come già annunciato al ProGameShow di Milano.
I Centri Trasmissione Dati
Tra le altre norme inserite nella legge di stabilità, anche l’estensione da 60 a 90 giorni della norma che fa decadere il nulla osta quando gli apparecchi risultano scollegati dalla rete e la possibilità per i concessionari della rete fisica di avere sede legale in Italia o in uno degli Stati dello spazio economico europeo purché siano riconducibili solo a società con azionisti riconoscibili, oltre che l’importante cambiamento di definizione di “soggetto passibile di imposta”. Una rivoluzione che consentirà di tassare anche i punti privi di concessione italiana, eliminando di fatto un’evidente distorsione della concorrenza nel mercato. Con questa soluzione l’attuale rete di gioco parallela e non ufficiale, i cosiddetti Centri Trasmissione Dati, si troverà a corrispondere all’erario il corretto pagamento delle imposte fin qui non corrisposte.
Infine il 2011, oltre all’affermarsi delle vlt, dovrebbe portare sul mercato nuovi prodotti, a cominciare dalle newslot online. Le norme fissate dalla legge di stabilità per il comparto dei giochi pubblici porteranno così nelle casse statali, secondo le previsioni del ministero della Finanze, quasi 500 milioni di euro in più, da utilizzare a copertura di alcune misure economico-finanziare previste dal piano di stabilità. I proventi del 2011 dovrebbero essere così suddivisi: da 227 a 335 milioni dal contrasto all’illegale e all’evasione, 40 milioni dalle modifiche sulle concessioni di gioco fisico, 125 milioni dal piano straordinario di verifiche sugli apparecchi.