Dai laboratori di ricerca, ecco la bottiglia che “decontamina” e quella fatta con il mais
Packaging e natura. Un binomio che è oggi fonte d'ispirazione per contenitori “puliti” o che fanno riferimento a fonti ecocompatibili o rinnovabili.
Come la “Solar Bottle”: disegnata dall'italiano Alberto Meda (www.albertomeda.com) e dall'argentino Francisco Gomez, è un contenitore in Pet trasparente per depurare acqua contaminata seguendo un sistema chiamato Sodis (Solar water disinfection) che sfrutta le radiazioni del sole per distruggere gli agenti patogeni che rendono l'acqua non potabile.
Il contenitore ha una doppia faccia: una trasparente che raccoglie i raggi Uva e un'altra faccia alluminizata che aumenta la temperatura migliorando il processo di depurazione. La forma piatta favorisce il trasporto e l'immagazzinaggio e la maniglia integra la regolazione angolare necessaria a migliorare la esposizione solare della bottiglia.
Un prototipo che concentra le attenzioni su una tecnologia, quella del Sodis, che risulta essere produttiva, pulita e praticamente priva di costi.
L'industria si muove
Ma prototipi a parte, anche la grande industria è in prima linea nella ricerca di pack “ecocorretti”. Parte dal Piemonte, dagli stabilimentidella Fonti di Vinadio, azienda leader nel mercato nelle acque minerali (è suo il marchio Sant'Anna) il primo lancio su vasta scala di una nuova bottiglia in acido polilattico ottenuta da un processo di trasformazione del mais.
Si tratta di un materiale altamente ecologico che riduce del 50% le emissioni di Co2, è biodegradabile al 100% e si smaltisce in 80 giorni. Anche a temperature calde non rilascia odori e sapori, ma può contenere solo liquidi non gasati.
«Trattandosi di un materiale assolutamente innovativo che ci ha visto impegnati in tre anni di ricerca tecnologica, i costi di produzione e di logistica sono più alti rispetto a quelli di un pack tradizionale ma presenteremo la nuova bottiglia sul mercato contenendo il sovrapprezzo», annuncia Alberto Bertone, titolare e presidente di Fonti di Vinadio.
Il lancio è previsto nei primi mesi del 2008 sui mercati italiano e nord europeo con il formato da mezzo litro di acqua minerale naturale. Nel frattempo si studiano marketing, nome ed etichetta. La ricerca ha intanto permesso di ottenere la stessa trasparenza di una bottiglia in Pet, impiegando “soffiatrici” all'avanguardia, e si sta lavorando ad un contenitore dalla tonalità riconoscibile.