Se avete qualcosa da raccontare, può essere uno strumento efficace e poco costoso per mantenere il dialogo con i clienti. A patto di aggiornarlo di frequente e di rispondere ai commenti
Creare un blog per il proprio locale può essere una scelta vincente: se aggiornato costantemente con iniziative, nuove idee, ricette e immagini esclusive della vita del locale (i clienti, le serate, le feste, sempre stando attenti al consenso di chi viene immortalato a essere pubblicato), può diventare uno spazio per far conoscere in modo informale il bar e la sua atmosfera, per comunicare e interagire con i clienti. per rafforzare la community che ruota attorno al locale. «Un blog può essere un’ottima piattaforma per comunicare con i propri clienti, attivi e potenziali, in modo semplice, economico e veloce», spiega Riccardo Polesel (nella foto), esperto in comunicazione e autore del volume “Promuoversi mediante Internet” per le piccole e medie imprese.
Investimento in tempo
Dare vita a un blog è abbastanza semplice: lo si può fare all’interno del proprio sito web, per evidenziare una corrispondenza diretta tra il locale e ciò che si vuol raccontare, oppure indipendentemente dal sito. Ci si può per esempio focalizzare su un tema per creare una community di persone interessate. «Dal punto di vista tecnico, non è difficile - sottolinea Polesel -. Esistono piattaforme, come WordPress o Blogger, semplici da usare e configurare, dove si può acquistare velocemente anche un dominio dedicato, che costa sui 30 euro all’anno. Però consiglio di appoggiarsi, almeno all’inizio, a un esperto».
Il vero investimento, però, è in termini di tempo e risorse: «Bisogna trovare il tempo di aggiornarlo - spiega Polesel -, creare iniziative, relazionarsi con le persone che fanno commenti e critiche. Il mio consiglio è essere aperti, sinceri e disposti al dialogo con chi ci legge. Non va infatti dimenticato che si tratta di uno strumento di interazione, non di comunicazione unidirezionale. Ogni commento postato è un capitale di fiducia da sviluppare. Inoltre, le interazioni sul blog possono offrire uno specchio fedele di cosa funziona e di cosa non funziona nel locale». Il blog funziona se è vivo, se viene aggiornato almeno ogni settimana: «Bisogna definire chi lo aggiorna - continua Polesel - e come si comunicano i contenuti. Le parole chiave, i tempi di pubblicazione e la velocità di risposta ai commenti degli utenti devono essere chiari a tutti. Non è detto che a parlare sul blog sia il titolare».
Riccardo Polesel (nella foto)
Esperto di comunicazione con oltre 15 anni di esperienza, ha lavorato per diverse agenzie di comunicazione. Attualmente è responsabile marketing di una software house di Mirandola (Mo). È l’autore del libro “Promuoversi mediante Internet”.