Vanno al greco Michalis Dimitrakopoulos e al sudcoreano Um Paul (nella foto in alto) le vittorie, rispettivamente, del World Coffee in Good Spirits Championship e del World Latte Art Championship.
I due prestigiosi contest dedicati agli artisti del caffè, organizzati da World Coffee Events, si sono svolti a Shanghai, in Cina, e hanno avuto come palcoscenico Hotelex, evento internazionale dedicato al mondo dell’ospitalità. Qui 70 concorrenti per ognuna delle due discipline, tutti campioni nazionali provenienti da altrettanti paesi di tutto il mondo, si sono dati battaglia in quattro giorni di sfide, mostrando la loro maestria nel realizzare cocktail originali a base caffè e cappuccini artistici.
Nella finale del World Coffee in Good Spirits Championship, i sei concorrenti che avevano superato la fase eliminatoria, hanno dovuto preparare in un tempo di 10 minuti due cocktail identici a base di caffè spirit e due Irish coffee.
Michalis Dimitrakopoulos (nella foto sotto), di The Underdog di Atene, ha conquistato il gradino più alto del podio, piazzandosi davanti allo slovacco Martin Hudak dell’American Bar di The Savoy Hotel di Londra e a Berg Wu del Simple Kaffa di Taipei (Taiwan). Con la sua vittoria Dimitrakopoulos “eredita” la corona da un altro greco, George Koustoumpardis, campione mondiale di Coffee in Good Spirit 2015.
Tutto orientale, invece, il podio World Latte Art Championship. Dietro il nuovo campione del mondo, Um Paul, di Seul, si sono piazzati il cinese Qi Li del Mellower Coffee di Shangai e Minako Yoshizumi del Dean & DeLuca Japan di Fukuoka in Giappone.
Anche in questo caso sei i concorrenti che hanno avuto accesso alla finale. Per loro la sfida è consistita nella preparazione di 4 cappuccini (2 free pour e 2 designer) e 2 espressi macchiati in free pour: il tutto in 8 minuti.
Rammarico per i campioni italiani Davide Berti, della caffetteria La Chichera Caffè di Mori (Trento), e Giuseppe Fiorini, titolare di Insolito Cafè di Siracusa, in gara rispettivamente per il mondiale di Coffee in Good Spirits e Latte Art, rimasti fuori dalla finale per una manciata di punti.