Le forti piogge di maggio hanno bagnato le polveri del mercato del fuori casa. Dopo l’avvio scoppiettante di inizio anno, il mercato ha mostrato qualche segnale di sofferenza ad aprile, sofferenza che si è palesata in modo evidente nel mese successivo. I dati relativi a maggio contenuti nel report della società di ricerche Formind, ed elaborati incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi, registrano infatti una netta caduta rispetto allo stesso mese del 2015, caduta che ha interessato sia i consumi di bevande sia, e in modo molto maggiore, il food service.
Per quanto riguarda i primi, il mercato ha subito un calo dell’1,1% in termini di volumi, mantenendosi quasi stabile a valore, con un +0,33%. Il calo ha interessato tutti i sottocanali, mentre per le tipologie di prodotto, a fronte di una tenuta di spirit e vini, è da sottolineare la pesante caduta delle bevande analcoliche, in particolare dei succhi.
A livello geografico le peggiori performance sono state realizzate in Valle d’Aosta e Liguria, per l’area Nord Ovest, Marche e Umbria, per l’area centrale del paese, e Molise quella meridionale.
Decisamente peggiore l’andamento del food service, che ha registrato un crollo di circa il 3%: nello specifico del 3,07% a volume e del 2,97% a valore.
Gli analisti di Formind individuano nelle pessime condizioni climatiche che hanno caratterizzato il mese il principale imputato della caduta, in quanto nel panorama di sostanziale stagnazione economica in cui si trova il paese, il fattore clima rappresenta al momento, di fatto, l’unico elemento di dinamicità del mercato: le piogge hanno tenuto a casa gli italiani, riducendo così le occasioni di consumo. Rispetto a 12 fasi fa, inoltre, questo maggio è orfano di un evento come Expo, che lo scorso anno per tutta la sua durata aveva dato un certo contributo alla crescita del mercato, almeno nelle aree del Nordovest.