Entra nel vivo il Martini Grand Prix, lo storico concorso di miscelazione organizzato dalla casa torinese che raccoglie l’eredità di Pensiero Paissa, antesignano dei cocktail contest, la cui prima edizione si svolse nel 1966. Sono stati infatti designati i 10 bartender che con le loro ricette di originali aperitivi si sfideranno nella semifinale italiana di questa edizione, la numero 46.
A prendere parte alla gara, in programma il prossimo 21 luglio a Roma, saranno Francesco Cione dell’Octavius bar The Stage di Milano con Torino – Milano raffinato, Luca Angeli dell’Atrium Bar dell’Hotel Four Seasons di Firenze con Marigold, Roberto Pellegrini del Tacco 11 American Bar di Spinea (Venezia) con 23 & 59, Carola Abrate de La drogheria di Torino con The Italian job, Francesca Ambanelli del Rapsodia di Cagliari con All’americana, Nicola Milella di Speakeasy Bari con La signoria, Valerio Mandrà di Osteria delle Coppelle di Roma con Negroni Corretto, Luca Rossi di Zena’s finest di Genova con The count in Jalisco, Duilio Bello del Le Roi di Messina con Gentium e Fabrizio Tassia di Happening di Napoli con Emigrante.
Per loro il cammino verso la gloria è appena iniziato. Il prossimo passo è la semifinale, nella quale avranno 7 minuti di tempo per realizzare il loro aperitivo descrivendone storia, ingredienti e preparazione in inglese, dopo aver risposto a un questionario sulla storia e sui prodotti Martini. Da qui verranno selezionati i tre bartender che si sfideranno nella finale italiana, che si svolgerà il primo settembre a Milano, articolata in due fasi: nella prima saranno chiamati a sostenere una gara di improvvisazione, che consisterà nel creare un cocktail in abbinamento a un side (un finger-food) appositamente preparato da uno chef, per poi procedere con la preparazione dell’aperitivo.
Il vincitore prenderà parte alla finale globale del Martini Grand Prix 2016, in programma il giorno successivo (2 settembre) sempre a Milano, dove a contendersi la vittoria ci saranno anche i campioni di Spagna, Grecia, Francia e Portogallo.