Apericena, aperipizza, aperipesce, aperipasta, aperibirra, aperisushi, aperitivo cenato, e perfino l’aperitivo cenato, rinforzato, barricato. La moda del rito abbuffatorio legata al cosiddetto happy hour al bar è in fase di declino. Un ulteriore segnale, chiaro e inequivocabile, lo abbiamo avuto ieri alla Metro Academy di San Donato (Milano). Goldplast, colosso degli accessori per la tavola con prodotti commercializzati in 39 Paesi nel mondo, ha organizzato un incontro per svelare agli operatori del settore come reinterpretare l’aperitivo made in Italy.
In cattedra è salito Bruno Vanzan, bartender dell’anno ai Barawards 2016, campione Iba e pluricampione del mondo di flair. Con lui Emanuele Murgia, chef di Metro Academy, che ha studiato alcuni finger food in abbinamento ai cocktail del celebre bartender.
Parole d’ordine semplicità è replicabilità delle proposte. Così all’Americano Doc di Vanzan (Bitter, vermouth rosso, ginger beer e menta) è stato abbinato “Gambero blu marinato al ginger beer con spuma di maionese di pomodoro giallo, mini taccole e crescione vene cress”. Al Coffee Negroni - tributo a "The Maestro" Salvatore Calabrese preparato con Frangelico, espresso, bitter, Martini Ambrato e gin – è stato affiancato un appetizer composto da formaggio di capra Sainte Maure de Touraine, anguria, nocciola gentile, caffè e miele di acacia. Infine per il twist Mito a Roma - Bitter, Vermouth Martini Rubino e Liquore alla ciliegia - la scelta dello chef Murgia è ricaduta su Matignon di tonno delicatamente affumicata al legno di mela con ciliegie Ferrovia all’agro, polvere di capperi Lacrimella e panna acida.
«Abbiamo voluto organizzare questo evento - ha commentato Alberto Conti, Marketing & Style Manager di Goldplast - come occasione per proporre agli operatori del settore una nuova idea di aperitivo, che mette la qualità al primo posto, sia in termini di presentazione che di contenuto. I nostri prodotti non solo offrono un design assolutamente innovativo, ma rispondono perfettamente alle logiche di qualità e sicurezza, un mix fondamentale per offrire al consumatore finale un’esperienza sensoriale a 360 gradi».