Il Camparino? È casa Campari. Quel che sembra ovvio ai più, in realtà è una novità degli ultimi mesi. Perché lo storico bar di Piazza Duomo, nel cuore di Milano, ha fatto capo per oltre 70 anni alla famiglia Miani. Il gruppo Campari l'ha riacquistato di recente per farne il proprio "flagship store", come si usa dire oggi. Affidandolo alle mani esperte di un duo iper-selezionato di professionisti conosciuti e riconosciuti: Mattia Pastori come store manager e Tommaso Cecca, ex Cafè Trussardi, in qualità di bar manager.
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Per Campari, è un ritorno a casa. Perché la Galleria Vittorio Emanuele di Milano è un luogo altamente simbolico per l'azienda che oggi ha il suo quartier generale a Sesto San Giovanni e interessi in tutto il mondo. un po' casa. È qui, infatti, che 150 anni fa Gaspare Campari aprì il suo locale, un ristorante con bottiglieria. E la Galleria è anche il luogo di nascita del figlio, Davide Campari, e del Camparino, aperto nel 1915 nella sede attuale, proprio di fronte al locale originario di Gaspare Campari.
Da oltre un secolo il Camparino, per i milanesi, è un'istituzione. Ci sono clienti che da oltre 50 anni ne varcano la soglia per un caffè o un aperitivo, poco interessati o del tutto ignari delle vicende societarie.
I due storici gestori, Orlando Chiari e Teresa Miani, dopo circa vent'anni di presenza quotidiana, hanno scelto di ridare nelle mani del gruppo Campari questo luogo di culto dell'accoglienza meneghina. Ora l'obiettivo è di farne un simbolo conosciuto e riconosciuto a livello internazionale.
Creando un locale che sia l'espressione più alta dell’aperitivo, dalla tradizione all’innovazione dei cocktail e food pairing.