Il mercato chiama, illy risponde. Secondo dati Euromonitor il volume delle capsule per caffè cresce del 20% l’anno. Così, dal 2019 (si prevede nel corso del primo semestre) nei supermercati, on line e nei bar illy che già oggi propongono le monoporzioni, si potranno acquistare le capsule della sua miscela nei diversi gradi di tostatura, in contenitori di alluminio compatibili con le macchine Nespresso. Un passo che la Torrefazione triestina può compiere grazie all’accordo di licenza per la produzione e la distribuzione delle sue capsule con il gruppo tedesco Jab,che controlla la società olandese Jde; quest’ultima distribuisce in più di 140 Paesi nel mondo te e caffè. Tutta la parte di lavorazione del prodotto, dalla selezione, alla realizzazione delle miscela alla tostatura rimane a Trieste; il caffè tostato viene poi inviato alla Jde in Francia, che provvederà a incapsularlo e a distribuirlo nei propri canali, sia nella distribuzione moderna sia nel retail tradizionale; in Italia, invece la parte commerciale sarà svolta da illy.
Quello realizzato con Jab, sottolinea Massimiliano Pogliani, Ceo di illycaffè, «è un accordo di licensing, tramite l’utilizzo del nostro marchio per le capsule. Un contenitore all’interno del quale ci saranno i nostri caffè e i nostri blend nelle loro varie declinazioni». Dunque, se il fondatore di illy intendeva offrire il miglior caffè al mondo, con questo sistema la Torrefazione si apre a quello che oggi è ritenuto uno standard, permettendo a chi lo utilizza di avere accesso al caffè e all’esperienza illy. Si è detto felice e onorato di questa partnership strategica con un marchio premium del settore, Fabien Simon, chief financial officer di Jde, «con questo accordo - ha sottolineato - ci impegniamo a garantire la stessa qualità in linea con la illy in-cup experience, diventata un punto di riferimento nel mondo». Pogliani ha poi fugato le voci degli ultimi giorni riguardo la possibile acquisizione della Torrefazione e il suo futuro, ribadendo che l’azienda rimane indipendente, di famiglia. Per i suoi sviluppi ha scelto la via degli accordi che in questo caso mettono in sinergia l’alta qualità del prodotto della prima con la forza distributiva della seconda parte, dando un risultato di eccellenza.