È ispirata alla Francia la nuova drink list dell’Iter di Milano. Fedele al progetto di lavoro che il locale creato da Flavio Angiolillo e Nico Scarnera porta impresso nel suo nome, che appunto significa viaggio, itinerario, la cocktail list è frutto di spunti e suggestioni raccolti durante un viaggio, che, in più, questa volta il nuovo menu racconta avvalendosi anche della realtà aumentata. Viaggio che i membri del team del locale, a turno, ogni 6 mesi compiono, accompagnati da un fotografo, in un paese del mondo alla scoperta, o riscoperta, delle sue tradizioni enogastronomiche, della loro storia, e di ricerca e valorizzazione di connessioni con il nostro paese. Un ricco materiale, fatto di nuove conoscenze, ispirazioni, suggestioni, ricette, che al ritorno diventa la base sulla quale lavorare per dar vita alla nuova drink list, che di quell’esperienza è il racconto in forma liquida che viene proposto al cliente, in un’originale fusion tra la cultura del paese visitato e cultura italiana, in quanto quest’ultima costituisce sempre il filo conduttore di tutte le creazioni del locale. Un omaggio che prosegue anche nella proposta della bottigliera dove la ricchissima collezione di eccellenze proveniente da tutte le regioni del Belpaese si impreziosisce ulteriormente con specialità provenienti di volta in volta dal paese visitato.
Viaggio che, dopo i due precedenti nei Paesi Bassi e a Panama, ha avuto come meta la Francia, che il bartender Idris Conti, accompagnato dal sous chef Matteo Turati per la parte food, ha attraversato nel suo itinerario in macchina da Milano al nord del paese. Le ispirazioni tratte dal suo peregrinare sono la vera materia prima dei 9 drink della nuova carta, che costituiscono l’offerta dell’Iter per i prossimi 6 mesi, nati, come tutti, da un lavoro che ha coinvolto l’intero team del locale. Cocktail frutto di una felice fusione di elementi italiani e francesi, anche nella scelta degli ingredienti, dove l’uso preminente di prodotti made in Italy o comunque creati da italiani, marchio di fabbrica dell’Iter, si arricchisce di ingredienti francesi.
Tra i nuovi drink, ad esempio, troviamo Ora (nella foto qui a destra), che apre la carta, ispirato alla prima tappa del viaggio a Voiron, nelle prealpi della Chartreuse, dove sorge il monastero dei monaci certosini che hanno creato il famoso liquore, che ancora oggi viene prodotto sotto la loro supervisione. Un drink da meditazione, che si richiama alla principale attività dei monaci, appunto la preghiera e la meditazione, a base di Chartreuse miscelato con grappa, in quanto la città di Voiron è gemellata con Bassano del Grappa, e Amaro Lucano, a rafforzare il gioco di rimandi tra il liquore francese e l’Italia: nei pressi di Pisticci (Matera), infatti, dove viene prodotto il Lucano, sorgeva un tempo un monastero certosino. Ultimo ingrediente del drink, il vermouth San Romedio, l’unico vermouth che ha come base alcolica il vin santo, a chiudere il cerchio anche sotto l’aspetto dei richiami al religioso.
Un altro esempio è il Cognac Sbagliato (nella foto a sinistra), ispirato alla storia del Pineau des Charentes, aperitivo tipico di tutta la regione di produzione del cognac. Si tratta di un mostro fortificato con cognac che secondo la tradizione sarebbe nato per sbaglio, quando un produttore del distillato, cercando una botte nella quale conservare del vino, lo ha versato in un contenitore che già conteneva cognac. Una storia che ovviamente ha subito richiamato alla mente dei bartender milanesi quella del drink simbolo della loro città: il Negroni Sbagliato. E infatti da una base di Negroni Sbagliato sono partiti per realizzare il nuovo drink, fatto con Campari e prosecco, miscelati con Francois Voyer Cognac VS, succo di uva rossa e, a dare una nota balsamica, Aromatico di Farmily.
Ma la nuova drink list si caratterizza per un altro elemento di novità: quella di essere stata sviluppata in realtà aumentata, una scelta fatta per rendere ancora più coinvolgente l’esperienza del cliente e, soprattutto, per rendere ancora più immediato ed evidente il legame tra i drink e il viaggio dal quale sono nati. In ogni pagina del menu cartaceo, e quindi per ogni cocktail, è infatti presente un codice che, una volta inquadrato dallo smartphone e grazie a un’apposita app, attiva un video che mostra e racconta la zona della Francia, o la situazione, dove i bartender si trovavano e che ha ispirato il drink. Il racconto del viaggio diventa così davvero parte dell’esperienza degustativa proposta.