Sperimentazione e solidarietà. È la formula che anima la Wine Cocktail Competition, il concorso ideato e diretto da Renato Pinfildi, barman Aibes e sommelier Ais, per promuovere l’uso del vino nella miscelazione.
Giunta alla sua quinta edizione, la gara, che ha Bargiornale come media partner, sfida infatti i barman a cimentarsi nella preparazione di originali cocktail a base vino. Una sfida che anche quest’anno ha raccolto numerose adesioni, dall’Italia e dall’estero, con circa un centinaio di ricette candidate. Ricette passate al vaglio di un’apposita commissione che ha selezionato le 20 che prenderanno parte alla finale del concorso in programma il prossimo 14 maggio al C’era Una Volta in America di Caserta.
A contendersi la vittoria e il trofeo, dedicato alla memoria di Tommaso Giannini, fondatore dell’enoteca Il Torchio di Mezzano di Caserta, tra i principali partner della competition fin dalla sua prima edizione, saranno: Anna Donnarumma dell’Happening di Napoli, Giaocchino Cinque de La Zagara di Positano (Salerno), Ferdinando Longobardi del Target Café di Boscoreale (Napoli), Mino Faravolo del Lux di Nola (Napoli), Giovanni Piccolo del Pacù di Napoli, Claudio Sciaraffa della Bartender's Academy di Avellino, Luigi Minichiello del Chalet Bar di Mirabella Eclano (Aellino), Pellegrino Sirignano di Augusto Bar di Nola (Napoli), Gianluca Parisi del Triskele Bistrot di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), Andrea Tavarone del Talea di Tovaianica (Roma), Maksym Dashkevych del Vovo Pacomio di Caserta, Luca Della Valle del Vieux Carrè di Caserta, Tiziano Zanobini del Funi 1898 di Montecatini Terme (Pistoia), Nicola Varone di Lombardi Pasticceria 1948 di Maddaloni (Caserta), la barlady Alice Maninetti, Virginie Doucet dell’Ooo (Out of Ordinary) di Firenze, Domenico Manca del Billionaire Bar di Cimitile (Napoli), Alessio Corsi del Club Kavè Cocktail Bar di Fiuggi (Frosinone), El Mbimbey Marguerite dell’Hotel de la Ville di Roma e Francesco Natale del Radici Lounge Bar di Aversa (Caserta).
Per loro l’ultima prova verso la vittoria sarà preparare in 8 minuti tre esemplari dei loro cocktail (dei quali uno completo di decorazione) sottoponendoli al vaglio di una giuria tecnica e degustativa, i cui componenti saranno svelati ai concorrenti solo al momento della gara. Sul voto finale che decreterà il vincitore inciderà anche il punteggio assegnato dalla giuria di comunicazione, che valuterà la capacità dei concorrenti di presentare e raccontare le loro creazioni, presieduta da Giovanni Continanza, firma di Bargiornale, e composta da altri due membri, anch’essi tenuti segreti, nascosti tra il pubblico. Così come il giudizio sulla comunicazione contribuirà al punteggio finale della giuria popolare, dove sarà il pubblico a votare il suo drink preferito. Come di consueto, infine, ci sarà un premio anche per la miglior decorazione.
La giornata di gara offrirà ai finalisti anche la possibilità di approfondire le conoscenze di prodotti e miscelazione, grazie alle 4 masterclass che si terranno durante la mattinata, e curate da alcune aziende sponsor. I momenti formativi in programma sono quello con Eleonora de Santis e Tabia Riccio sui distillati e gli spirit di Bonaventura Maschio, Riccardo Marinelli della Campary Academy sui rum Appleton Estate, Valentina Zaottini su Russian Standard Vodka e, a concludere il programma, una masterclass “a sorpresa”.
Patrocinata da Aibes, Ais, Aibm e Classic Cocktail Club, e organizzata con la collaborazione di numerose aziende vitivinicole di tutta Italia, la Cocktail Wine Competition, ovviamente, non farà mancare il suo contributo alla solidarietà, che è poi il suo valore fondante. Nel giorno della gara saranno messe in vendita 280 bottiglie di vino, offerte dalle cantine coinvolte per la tradizionale raccolta fondi a favore di Telethon.