Iyo Aalto, l’experience nipponica più autentica è a Porta Nuova

Iyo Aalto, ultimo progetto dell'imprenditore Liu, propone una doppia esperienza per vivere il Giappone più autentico: un sushi banco tradizionale sul modello edomae zushi di Tokyo e un elegante ristorante gastronomico

Dove se non a Milano poteva essere aperto Iyo Aalto,il secondo locale dell'omonimo gruppo nipponico dopo Iyo Taste Experience, l’unico ristorante giapponese premiato con una stella Michelin in Italia.  E in quale zona se non nel quartiere di Porta Nuova, il più contemporaneo e internazionale della città. Un ristorante, quello progettato dall’architetto Maurizio Lai, al primo piano della Torre Solaria in piazza Alvar Aalto (da cui prende nome), che rispecchia l’esperienza gastronomica voluta dall'imprenditore Claudio Liu, classe 1982, e dove la tradizione nipponica viene evocata senza stereotipi e luoghi comuni. Così la tradizione edomae zushi e i più contemporanei sapori della cucina del Sol Levante trovano nel banco sushi e nell’elegante ristorante, rispettivamente i luoghi d’azione dei sushi master Masashi Suzuki e Luciano Yamashita e dello chef Domenico Zizzi.

  • “Altro…”

    Edomae zushi è l’insieme di rituali rigorosi nati a Tokio all’inizio dell’Ottocento, che si basa sulla stagionalità e la selezione quotidiana del pesce più pregiato e del riso. Un rito messo in atto attraverso un percorso (omakase letteralmente “lascia fare a me”) scelto ogni giorno dai sushi master che alterna nigiri, serviti secondo una rigorosa stagionalità, e una sequenza progressiva di grassezza e umami, ad assaggi di cucina al vapore o ai fumi di una griglia robatayaki accompagnati da abbinamenti di vino, sake e tè. Ukiyo (mondo fluttuante) è invece il menu degustazione in 9 passaggi del ristorante gastronomico, in base alla stagione e alla disponibilità quotidiana, che viene servito nel ristorante a tutti i commensali dello stesso tavolo. Per accompagnare le due esperienze gastronomiche (banco sushi e ristorante gastronomico), il primo maitre e head sommelier Savio Bina ha selezionato vini, sake, tè, distillati, liquori e whisky giapponesi. La carta dei vini conta su 600 referenze, con una predilezione per la Borgogna, le bollicine, lo Champagne e i vini biodinamici. Avveniristica la  cantina a parete su misura che collega la sala e il sushi banco alla cucina a vista. Si tratta di una tra le più grandi mai realizzate: misura 3,5 metri per 10 metri e può ospitare fino a 1.600 bottiglie, con 6 diverse zone di temperatura. (foto Andrea Martiradonna). M.T.

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