«Nel momento in cui ti viene servita la odori, avverti il caffè; quando la mangi scopri che ogni ingrediente è bilanciato e il caffè non sovrasta il resto; si avverte quando si masticano i suoi pezzetti in superficie». Così Federico Lucas Pezzetta di #coffeeandlucas descrive Roman Breakfast, risultato dell’unione di due simboli dell’offerta culinaria italiana quali sono pizza e caffè. Una sua idea realizzata grazie alla collaborazione con Jacopo Mercuro, pizzaiolo di 180g Pizzeria Romana. Non è stato utilizzato un caffè qualunque, ma uno specialty di Ditta Artigianale di Francesco Sanapo. La nuova proposta fa il suo debutto in tavola in questo weekend.
Vista da vicino. Roman Breakfast è composta da una base bianca, lardo speziato e affumicato, crema di uovo aromatizzata al caffè, conciato di San Vittore e caffè in grani. Quest’ultimo è un Finca la Colombia di Ditta Artigianale, naturale, coltivato a 1700-1900 metri con sentori di fragola, caramello e cioccolato al latte. Viene macinato con due granulometrie: una fine per aromatizzare e “perdersi” nella crema di uovo e una più grossolana, con una consistenza simile allo zucchero di canna, che viene spolverato sulla pizza dando un effetto “crunch” durante la masticazione: sorprende, rilascia un poco di aroma senza sovrastare il buon gusto della preparazione. «Il caffè si sposa benissimo con il lardo su cui ricade con la macinatura più grossolana e all’interno della crema di uovo: sono ingredienti che lo ammorbidiscono. L’armonia del piatto è data dal bilanciamento di ogni ingrediente in cui non si hanno gusti che si sovrastano» riprende Pezzetta.
L’idea trae spunto dall’english breakfast, la colazione tipica anglosassone in cui al gusto del caffè si uniscono cibi sostanziosi come uova e carne, che qui viene rivisitata in chiave romana con prodotti tradizionali e tipici del territorio. L’obiettivo di questo progetto è quello di portare sempre più gente ad avvicinarsi al mondo dello specialty anche attraverso la gastronomia: «Penso sia interessante e anche divertente l’idea di contaminare con uno specialty situazioni che non sono da coffee nerd - conclude Pezzetta -; di qui una pizza che ha uno specialty coffee come ingrediente in un locale dove le persone non vengono per il caffè».