Vi sono misure a sostegno del mondo horeca nelle linee guida messe a punto dal Club Excellence, realtà che riunisce 18 tra le più importanti aziende di distribuzione e importazione italiane di vini e distillati di pregio, per affrontare gli effetti dell’emergenza sanitaria.
Il blocco delle attività, se ha colpito pesantemente i locali, non ha certo risparmiato le imprese della distribuzione. Secondo le stime dello stesso Club Excellence nel primo trimestre il ridimensionamento del volume di affari dei distributori di vino e alcolici si attesta intorno al 30%, cifra che arriva fino al 50-60% considerando anche il mese di aprile. Numeri che rischiano di minare l’intero sistema di distribuzione, in particolare del vino italiano, ma anche l’intera filiera sia a monte, quindi i produttori e i vignaioli, sia a valle, ovvero i locali, se non vengono messe in campo opportune pratiche commerciali all’insegna della correttezza e della solidarietà.
E proprio all’insegna di questi valori i soci di Club Excellence hanno messo a punto delle linee guide congiunte, approvate all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, comunicate poi a tutta la propria rete di vendita che opera sull’intero territorio nazionale.
Tra le decisioni prese dal Club, vi è appunto il sostegno rivolto al mondo horeca, attraverso una serie di dilazioni, accordate sulle fatture del 2020, che tengano conto del blocco del mercato e della fase di riavvio che presenta ancora numerosi elementi di incertezza. Misure che saranno contestualizzate all’interno delle attività dei singoli soci del Club.
Andando più nello specifico, i soci del Club si sono resi disponibili ad accettare per le fatture emesse nel 2020 una dilazione media di 60 giorni dalla riapertura del mercato, con conseguenti scadenze delle fatture non prima di luglio.
Discorso diverso, però, per le fatture emesse fino al 21 dicembre 2019, per le quali viene richiesto il rispetto delle scadenze. «Si ritiene che un approccio responsabile ed etico di questa crisi da parte di tutti debba portare al rispetto delle fatture emesse nel 2019, nel periodo cioè in cui il mercato era ancora totalmente operativo – ha chiarito a bargiornale.it da Club Excellence -. Riteniamo infatti che una interruzione completa dei flussi di liquidità, oltre quelli generati dalla crisi, sia insostenibile per il sistema vino».
Lotta alla concorrenza sleale
Altro fronte che vedrà le 18 realtà marciare insieme è la lotta nei confronti delle pratiche commerciali che minano la corretta concorrenza. Nel mirino, in particolare, la cosiddetta consegna in conto vendita, in quanto «la fornitura di un prodotto senza la corrispondente regolazione del pagamento, oltre che essere sleale, minaccia la tenuta di un sistema di imprese interne impossibilitate a offrire le stesse condizioni proprio in virtù della propria condotta rispettosa delle regole», spiegano.
A questo proposito, le aziende del Club Excellence si sono impegnate a segnalare attività di conto vendita o comunque pratiche di concorrenza sleale al ministero delle Politiche agricole, attraverso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), l’ente titolato al ricevimento delle segnalazioni, che ha attivato un apposito sportello.
I soci di Club Excellence
Nata nel 2012, Club Excellence è una società cooperativa che riunisce diciotto tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza: Sagna, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini, Pellegrini, Balan, Sarzi Amadè, Vino & Design, Teatro del Vino, Proposta Vini, Bolis, Les Caves de Pyrene, Premium Wine Selection, Ghilardi Selezioni, Visconti 43, Première. Agb Selezione, Philarmonica, Spirits & Colori.