L’Italia deve ripartire, un impegno per tutti

L'editoriale della direttrice Rossella De Stefano per il numero di Bargiornale di maggio 2020. Un invito a mettere in campo coraggio, audacia e inventiva

Rossella De Stefano, direttrice di Bargiornale

Un numero decisamente diverso dal solito, quello che vi accingete a leggere. Straordinario, se preferite, almeno quanto il periodo che stiamo vivendo. A causa del prolungato lockdown, abbiamo deciso di non raccontare le storie delle vostre imprese, di non presentarvi modelli di business, che necessariamente andranno rivisti nel prossimo futuro, lasciando più spazio a contenuti formativi e ai suggerimenti dei nostri esperti per ripartire con il piede giusto.

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La copertina di Bargiornale di maggio 2020

Dalle corrette prassi igieniche, per garantire la sicurezza vostra e dei clienti, alle soluzioni e idee per favorire quel distanziamento sociale, che negli ultimi due mesi, nostro malgrado, è entrato a far parte del vocabolario e delle abitudini degli italiani.
Dal primo giugno si dovrebbe ripartire, finalmente. Nessuno può sapere con certezza cosa lo aspetta. Certo è che tutti dovremo fare i conti con una nuova normalità. Serviranno aiuti, innegabilmente! Nel momento in cui andiamo in stampa, il tanto atteso “decreto maggio” è ancora al vaglio. L’auspicio è che il governo prenda in considerazione le istanze dei pubblici esercizi ai quali abbiamo fatto da megafono in questi mesi, per dare supporto a un settore in estremo affanno. Affitti, utenze, adempimenti fiscali, ammortizzatori sociali, contributi a fondo perduto e revisione di norme e costi per la gestione del suolo pubblico in concessione ai bar/ristoranti, i punti per i quali ci stiamo battendo. Ma serviranno anche coraggio, audacia e inventiva. Valori che hanno reso famoso in tutto il mondo il made in Italy. Quelli stessi che tutti ci invidiano!

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