Monkey 47 festeggia quest’anno il suo decimo compleanno. Per celebrare degnamente la ricorrenza il gin della Foresta Nera di Pernod Ricard ha lanciato una limited edition, composta da 6 bottiglie da collezione, le cui vendite saranno devolute al Wwf (World wide fund), e con una mostra dedicata al tema della sostenibilità.
Davvero particolare la limited edition. All’interno delle bottiglie infatti non è contenuto il complesso distillato (alc 47% in vol), tra i più apprezzati al mondo, realizzato artigianalmente con 47 botaniche, tutte raccolte a mano e un terzo delle quali provenienti dalla Foresta Nera, nell’area sud-occidentale della Germania, dove lo stesso gin viene prodotto. Le bottiglie sono infatti vuote. Una scelta d’impatto che vuole sottolineare il vuoto che l’uomo, procedendo con la deforestazione e le attività di bracconaggio, sta creando intorno a se stesso, mettendo a rischio la sopravvivenza di diverse specie animali e degli ecosistemi nelle quali vivono.
Più precisamente, l’opera di sensibilizzazione promossa da Monkey 47 riguarda 6 primati, ordine cui appartiene anche l’uomo, fra i più minacciati al mondo: Milton’s Titi, Roloway Monkey, Western Gorilla, Bornean Orangutan, Golden Lion Tamarin, Proboscis Monkey.
Sono proprio loro i protagonisti, al posto della celebre scimmietta simbolo del prodotto, delle 6 speciali etichette che impreziosiscono le bottiglie dell’edizione limitata. Bottiglie che fino a fine giugno è possibile acquistare su www.MonkeyKiosk.com, così da sostenere la causa dei 6 primati. L’incasso di ogni limited edition è infatti destinato a una raccolta fondi per supportare il Wwf (World wide fund) nella sua opera per scongiurare l’estinzione di questi animali.
Una mostra bestiale
Inoltre, sempre sul tema della difesa delle specie a rischio e degli ecosistemi, Monkey 47, partner di www.isoladesigndistrict.com, la piattaforma digitale che sostituisce l’edizione 2020 del Salone del Mobile di Milano, ha organizzato con Archipanic.com, rivista online di architettura e design, la mostra Can creativity save animals’ lives? La mostra, che sarà online dal 16 giugno, raccoglie 6 progetti di artisti internazionali che vogliono sensibilizzare sulla necessità di un cambiamento sostenibile del nostro mondo.
Le opere che si potranno ammirare sono Bernardo Panda realizzato da Elena Salmistraro per Bosa Ceramiche, dove l’animale simbolo delle specie a rischio e icona del Wwf (cui vengono donate parte delle vendite) è adornato con una sorta di armatura, una corona di foglie e con rami del suo cibo preferito, il bamboo, che lo trasformano in un eroe pronto a combattere per difendere tutti gli altri animali.
Endangered, una serie di “alcove” a forma di squali, balene, orsi polari, bradipi e oranghi creati con materiali sostenibili dall’artista e designer sudafricano Porky Hefer con l’artista tessile Ronel Jordaan, coinvolgendo gli artigiani sudafricani dei collettivi Heart Works e Mielie. L’opera è stata commissionata da Sfa Advisory e nata in collaborazione con la galleria e piattaforma Southern Guild di Città del Capo a beneficio della Leonardo Dicaprio Foundation che da sempre si batte per salvare specie a rischio.
Le Mirror Houses realizzate dallo studio Peter Pichler Architects sulle Dolomiti: ovvero una fattoria degli Sessanta trasformata in una residenza contemporanea immersa tra i campi di mele, con due volumi sospesi e congiunti da un lato che si aprono verso il panorama e lo riflettono grazie a una grande vetrata specchiata, che permette all’edificio di scomparire senza interrompere lo sguardo, garantendo la massima privacy. La vetrata è rivestita con una particolare pellicola che riduce i raggi UV in modo da evitare che gli uccelli, non vedendola, vi si schiantino.
Food For Buzz, cinque fiori artificiali che la designer olandese Matilde Boelhouwer ha sviluppato con scienziati e ingegneri e dedicati a cinque importanti impollinatori: api, bombi, farfalle, falene, sirfidi, il ronzio dei quali è il rumore vero di una città.
E 100 Elephants, i 100 elefanti d’argilla realizzati dalla ceramista inglese Charlotte Mary Pack in occasione del Wildlife Conservation Day. Una performance creata per sensibilizzare sullo sterminio dei pachidermi, al ritmo stimato di 100 esemplari al giorno, a opera dei bracconieri per prelevarne l’avorio delle zanne.