L’emergenza sanitaria ha colpito duramente il mondo dell’ospitalità. Dai suoi effetti, primo il lungo lockdown e ora la lenta marcia verso una nuova normalità, non sono rimasti immuni neanche le realtà più forti. Come i locali del gruppo Farmily, fondato dal mixologist Flavio Angiolillo con i soci Francesco Bonazzi, Carlo Dall’Asta, Bejamin Cavagna, Marco Russo, Loris Melis e Lorenzo Raimondi e che comprende gli iconici cocktail bar milanesi Mag Cafè, Iter, 1930 (nella lista dei World’s 50 Best Bars) e Backdoor 43, che hanno dovuto fare i conti con cali del fatturato e con le limitazioni imposte dalle regole sul distanziamento sociale. Una situazione che avrebbe potuto portare a una riduzione del personale e quindi a dolori addii e licenziamenti. Così invece non è stato, perché Angiolillo e soci hanno deciso di superare questa situazione in modo del tutto diverso e con molto coraggio, ovvero aprendo un nuovo locale: il Mag La Pusterla.
Il nuovo locale, fresco di inaugurazione, sorge in via Edmondo De Amicis, nel centro di Milano, e nasce sulle ceneri del Caffè La Pusterla, chiuso lo scorso marzo. Un’operazione con la quale, dunque, il gruppo Farmily non solo ha potuto salvaguardare tutti i posti di lavoro, senza dover rinunciare a nessuno dei suoi dipendenti, ora impiegati nel nuovo locale, ma anche il destino di una storica realtà del ben bere e ben mangiare milanese che rischiava di restare vittima della crisi.
Aperto tutti i giorni dalle 7.30 del mattino alle 2 di notte, il Mag La Pusterla si estende su una superficie di 300 metri quadri con giardino. Se per il suo arredamento è stata mantenuta l’allure del vecchio caffè, con mobili originali degli anni Quaranta e un elegante bancone in marmo, la sua anima riflette quella degli altri bar del gruppo. A firmare la proposta food, con piatti della tradizione milanese, tapas, tramezzini, è lo chef di Iter, Vincenzo Migniuolo, a garantire la continuità di un servizio ormai riconoscibile.
Grande focus, ovviamente, sulla miscelazione, con una drink list che include i grandi classici del gruppo, a cominciare dai migliori cocktail degli ultimi 10 anni del Mag Cafè, per celebrare le 10 candeline spente proprio quest’anno dal locale, come il Giappone (2015), fatto con gin infuso con shiso, ginger beer, succo di lime, sciroppo di salvia, assenzio, cardamomo e guarnito con foglie di salvia, o Scorpione (2017), con gin, rabarbaro, shebert di peperoni e fragole. Ai quali si aggiungono, novità del Mag La Pusterla, i cocktail alla spina, tra i quali il Negroni del marinaio, fatto con Campari, Vermouth del Professore, Old Sailor Coffee, Mezcal Bruxo, e l’Americano ai fiori, sempre con Campari, Cinzano 1757 Rosso, tè ai frutti rossi e St-Germain.
Altra novità della proposta beverage, rispetto agli altri format del gruppo, una selezionatissima lista di vini, bollicini e champagne.