Niente plastica per i contenitori destinati al trasporto e consegne (sul breve raggio) solo con mezzi elettrici. E così il delivery si fa etico. Accade al The King Street Food, pizzeria e pucceria di Monopoli (Ba) fondata da Marco Marsaciulo che ci racconta: «Gia con il primo lockdown abbiamo voluto mettere in atto tutto quello che potevamo per, da una parte, continuare a lavorare e, dall’altra, per offrire un servizio sostenibile alla nostra clientela. Ecco perché, non appena ci siamo organizzati abbiamo avviato il servizio consegne a domicilio, ma in una veste “etica”. Niente plastica per i contenitori, ma solo materiali ecologici e compostabili, e niente benzina per le consegne nel breve raggio. Oggi riusciamo a consegnare con monopattini e bici elettriche più del 30% degli ordini. A tutto questo uniamo poi (cosa che in realtà facciamo da sempre) la nostra politica del Km 0, così da ridurre anche quando si parla di ingredienti, l’impatto ecologico della nostra offerta».
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Il delivery del locale di Monopoli, avviato già con il primo lockdown, funziona attraverso ordini che Marasciulo riceve attraverso il sito web e una webapp dedicata e sviluppata, anche questa, in proprio. E poi attraverso la piattaforma Just Eat che lo scorso giugno ha inserito The King nella guida ai migliori 50 ristoranti a domicilio italiani, premiandolo anche per l’azione di sostenibilità ambientale messa in atto. «Il delivery funziona? Sì - riprende Marasciulo -. Nei mesi del primo lockdown abbiamo evaso ben 1.700 ordini, mentre adesso siamo, in circa un mese, a un migliaio di consegne. Non abbiamo mai chiuso e se anche, come sembra, la Puglia diventerà gialla a breve, credo che continueremo con il solo servizio delivery senza riaprire al cliente in presenza. Questo perché noi siamo più più indirizzati al servizio serale, sia perché credo che riaprire ora, in queste condizioni sanitarie, rappresenterebbe un rischio per noi e per i nostri clienti. E personalmente, certi rischi, preferisco evitarli». R.Ba.