Se l'idea di un viaggio in Sardegna da Nord a Sud mette già l'acquolina in bocca, immaginate come potrebbe essere condirlo con una serie di tappe in quei cocktail bar che, per un merito o per un altro, stanno creando una nuova scena nella miscelazione, in un’isola che spesso viene associata a due facce molto differenti tra loro: quella delle spiagge paradisiache, oppure quella delle serate sfrenate della Costa Smeralda. La ricetta sarda degli undici locali che passiamo in rassegna è composta da tre ingredienti: territorialità, servizio curato, divertimento. E i loro bartender saranno ospiti (e giudici) a Baritalia.
Baritalia sbarca per la prima volta in Sardegna: farà tappa a Cagliari il 21 giugno 2021.
CANDIDA LA TUA RICETTA
PER BARITALIA LAB A CAGLIARI
Il viaggio inizia su una splendida Isola a Nord-Est, La Maddalena. Madre di un arcipelago di 60 isolette di fronte alle coste galluresi, ne è l'unico centro abitato. E, come sappiamo, dove c'è un insediamento umano...c'è anche un bar. The Duke apre nel 2012 con Leandro Serra, ammiraglio della miscelazione che nella sua isola ha portato il concetto di American Bar a una clientela sia internazionale sia locale. L'impostazione è classica, ma lascia spazio a una lista di twist on classic nei quali si valorizzano i prodotti locali. Un posto in cui, anche se in una piccola isola, si può bere un sorso da tutto il mondo, grazie ad una selezione di centinaia di etichette. Laura Schirru, la talentuosa bartender del locale, fa parte del Drink Team 2020 di Bargiornale.
A poche miglia marittime e pochi chilometri terrestri, incontriamo un'altra regina della miscelazione. Erica Rossi, che negli ultimi anni ha sbaragliato la concorrenza in numerose competizioni nazionali, è al timone del banco del Country Club Li Neuli. Rifugio di lusso e ricercatezza nel cuore della Costa Smeralda. Cocktail ricercati, studiati per esprimere appieno i sapori e gli odori della Sardegna, in un ambiente in cui il lusso si esprime attraverso la riservatezza e l'eleganza. A pochi minuti di macchina si arriva nel locale di Emilio Rocchino che da tre anni a Olbia fornisce gli scaffali dello Spirits Boutique con le etichette più interessanti del mercato. Il piccolo bar è il punto di arrivo di assetati visitatori che, nello scegliere cosa mettere in cambusa o portare a casa, si fermano a provare uno dei suoi cocktail. Emilio è il capostipite di una nuova genìa di imprenditori della miscelazione della Sardegna, nonché di un trend territoriale che, con il suo brand di liquori e vermouth Macchia, ha dato il via a nuove produzioni locali che hanno fatto breccia nel “continente”. Così come lui - originario salernitano - è stato a suo tempo stregato dal richiamo della Sardegna, anche i ragazzi del Mint Julep, locale a pochi passi di distanza, non hanno potuto resistervi. Avevano aperto a Cremona nel 2015, poi la decisione di trasferire il proprio bar a Olbia. La loro particolarità? Una lista di dieci pizze gourmet sapientemente abbinate con altrettanti signature cocktail. Ma, per chi fosse semplicemente indeciso sulla scelta, c’è il menu in stile “gioco dell'oca”, per cui lanciando i dadi si seleziona tra una lista di 30 cocktail della casa.
Terminata questa prima tappa gallurese, si scende la costa fino ad Orosei, con la sua spiaggia di cinque chilometri affacciata su un mare cristallino. Nell'Osteria dei Shardana sono oltre 250 le etichette di rum. E se l’ospite è in vena di qualcosa più leggero e beverino, c’è una selezione di circa 200 birre artigianali. Qui Sebastiano Rosu e il suo team si dedicano alla “miscelazione identitaria”, particolarmente improntata sulla stagionalità e sull'utilizzo di eccellenze sarde negli spirits e liquori. Sono a loro volta produttori di una linea di bitter aromatici, la Malidea Sardinian Bitter.
Rotolando verso Sud si arriva a Cagliari, che sarà la città ospite della terza tappa di Baritalia. Qui c'è un bar nato nel 1978: l'American Bar Biffi di Ivan Mereu. Autentico decano del bancone che, dopo un'esperienza di trent'anni nei più grandi hotel d'Europa, ha rilevato la gestione del Biffi nel 2006. Un tempio dell'ospitalità nel quale Ivan - che ha lavorato a fianco di personaggi come Peter Dorelli e Salvatore Calabrese - concentra tutta la sua conoscenza della miscelazione classica e del servizio di alto livello. Un posto senza tempo in cui, tra gli altri, poter bere un ottimo Bull Shot o una delle numerose varianti di Bloody Mary. Giunti in fondo all'isola, comincia la risalita. Nell'isoletta di Carloforte il Bar Napoleone rimane chiuso solo tre ore al giorno, tra le 4 e le 7 del mattino (in tempi “normali”). La sua vista sul lungomare fa sì che sia la location perfetta per qualsiasi tipo di esigenza. Il momento clou è quello dell'aperitivo, durante il quale le proposte dedicate si esprimono attraverso una drink list con classici e rivisitazioni.
Tornando sulla terra (relativamente) ferma, a Iglesias trova casa Miscellaneous, un cocktail bar che è esso stesso un cocktail di diversi elementi: unisce la miscelazione contemporanea a musica, arte e cultura, ospitando showcase e dj set, in concomitanza a esposizioni di artisti locali e live painting e food pairing.
Risalendo la costa occidentale si arriva ad Alghero, la città-fortezza che è nella sua centenaria storia è stato crocevia di ogni popolo, e che oggi rappresenta uno dei borghi più belli d'Italia per la sua varietà artistico-architettonica. Qui si trovano ben tre realtà degne di nota; la prima è l'Agua de Mar. Di proprietà dei fratelli Marco e Claudio Cassitta, che in città hanno anche una scuola di bar, è uno dei rari esempi in cui il clubbing incontra la miscelazione. Per avendo una grande affluenza, riesce a proporre una drink list che è il frutto di una partecipazione con numerosi bartender da tutto il mondo, che hanno lasciato un proprio signature all'interno del bar (tra i nomi Adam Keane, Daniele Dalla Pola, Tomek Malek).
Un altro locale che sforna ogni giorno centinaia di drink è il chiosco del Maracaibo, a due passi dalla spiaggia. Dalla colazione all'aperitivo, l'offerta cocktail è quella di un dive bar marittimo, impreziosita da una tendenza verso proposte Tiki, bicchieri e garnish atipiche e un po' di scenografia molecolare.
Dopo un tour da costa a costa, l'ultima tappa è quasi terapeutica, per abituarsi gradualmente a un ritorno sulla terra ferma. L'Imbibe Drink Therapy è un laboratorio dove ricerchi te stesso tra le ricette di un cocktail, facendoti psicanalizzare dai barman. Particolarmente vocati per gli amari e per i gin rigorosamente locali.