Tequila Patrón ha rinnovato la sfida, come sempre all’insegna della creatività e della ricerca della perfezione, ai bartender di tutto il mondo. Si sono infatti aperte le iscrizioni per la nuova edizione della Patrón Perfectionists Cocktail Competition, il contest internazionale firmato dal brand di tequila super premium di Gruppo Bacardi. Cristian Bugiada, tra i nomi di punta della miscelazione made in Italy, sarà tra i quattro giudici della sezione italiana del contest. Anima, con Roberto Artusio, di La Punta Expendio de Agave, locale romano vero tempio della cultura food&beverage messicana, Paese al quale è profondamente legato, massimo esperto dei distillati di agave e membro della famiglia di Tequila Patrón, è la persona giusta per farsi svelare qualche segreto sui prodotti del brand. E qualche prezioso consiglio per esprimerne tutte le potenzialità in miscelazione.
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ISCRIVITI ALLA PATRÓN PERFECTIONISTS
COCKTAIL COMPETITION
Quali gli aspetti distintivi di Tequila Patrón?
L’altissima qualità, il carattere unico e la grande versatilità. I primi due sono tra loro strettamente connessi e nascono dall’estrema cura al dettaglio riversata in ogni aspetto della produzione del tequila. Ho visitato l’Hacienda Patrón diverse volte e ogni volta sono rimasto colpito da due elementi in particolare: l’organizzazione della produzione e, soprattutto, la forte presenza umana che caratterizza ogni fase della lavorazione. Dalla selezione della materia prima al taglio dell’agave, dalla fermentazione alla distillazione, dall’imbottigliamento agli stessi pack, realizzati da artigiani messicani, tutto è frutto di scelte e dell’intervento della mano umana. Una presenza alla base della qualità del prodotto e che sotto il profilo organolettico dona al distillato il suo carattere unico e che si avverte a ogni sorso. Un aspetto molto raro da trovare in altri distillati o in grandi produzioni.
Quali possibilità offre in miscelazione?
Le possibilità sono infinite. Si tratta di distillati molto versatili, che si prestano molto bene sia alla miscelazione classica sia a quella contemporanea, permettendo di spaziare ad ampio raggio su tutte le tipologie di cocktail, connotando ogni preparazione con il loro carattere per un risultato finale sorprendente. A La Punta Expendio de Agave proponiamo i cocktail più differenti, ma lavorando esclusivamente con distillati messicani, perché questa è la filosofia del locale. Anche drink classici, proprio per promuovere la cultura di questi distillati meravigliosi verso un pubblico che ancora ne ha una conoscenza più limitata rispetto ad altri prodotti che fanno parte della nostra tradizione del bere. Per esempio, possiamo utilizzare Patrón Silver per realizzare il Tommy’s Margarita, un cocktail dal sapore fresco e composto da pochissimi ingredienti, Patrón Anejo o Reposado al posto del whiskey in un Manhattan o in un Old Fashioned, e i risultati sono davvero strabilianti. Certo è necessario un lavoro di ricerca e sperimentazione, un’attenzione al perfetto bilanciamento degli ingredienti, ma questo è il sale del lavoro di ogni bartender.
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COCKTAIL COMPETITION
Diamo qualche “consiglio d’uso”?
Patrón Silver è perfetto se si vuole regalare al drink note più fresche, floreali, agrumate. È infatti un tequila che si caratterizza per il profilo estremamente pulito e ciò per una ragione ben precisa. Per la sua produzione viene utilizzata esclusivamente la parte centrale dell’agave blu, la piña. In fase di taglio dalla pianta viene eliminata completamente ogni traccia di foglia, che alcuni produttori invece lasciano in piccolissima parte e che dà al distillato finale una nota amara e verde in più. La scelta di Patron, al contrario, oltre a comportare un maggior utilizzo di materia prima, e quindi una più alta qualità del prodotto, consente di ottenere un distillato con un forte carattere, ma al tempo stesso di una pulizia unica che lo rende perfetto in miscelazione. Solo un dettaglio, ma determinante per l’eleganza di questo tequila.
Se invece, si vuole dare una nota più complessa, di frutta matura, legno, vaniglia, per una miscelazione più meditativa, la scelta più indicata è Patrón Añejo. Mentre se si cerca una nota più strutturata, che richiami quelli che sono i profumi della pianta, mista a note di frutta un po’ matura, Patrón Reposado è l’ideale e consente una miscelazione molto trasversale.
E, invece, l’errore da evitare?
Non bisogna esagerare con le dosi, ma puntare sempre al perfetto bilanciamento dei sapori del drink. Poi è necessario non dimenticare che si tratta di un distillato di agave: occorre quindi lasciare spazio alla personalità del prodotto, che ha molto da raccontare, senza aggiungere troppo al lavoro che si è fatto per ottenerlo. In pratica, il consiglio che mi sento di dare a chi vuole mettersi alla prova nel contest è di non eccedere con gli ingredienti e di cercare di essere semplici e lineari, lasciando emergere tutto il carattere del distillato, che si deve sentire, ma senza esagerare. Quest’anno, inoltre, il contest già di per sé richiede uno sforzo di semplificazione in più, per permettere al grande pubblico, che parteciperà alle votazioni, di poter replicare i drink a casa e quindi apprezzare il lavoro di ricerca fatto dai concorrenti. Spero che i ragazzi colgano questo aspetto, anche perché la replicabilità è fondamentale, più in generale, per il successo dei cocktail. Non a caso i drink più famosi sono quelli più facilmente riproducibili.
Perché per un bartender è importante partecipare alla Patrón Perfectionists?
Perché è una competition che mette in risalto il talento oltre il talento. Come dice lo stesso nome obiettivo del contest è stimolare i concorrenti alla ricerca della perfezione. Sono quindi molto curioso di vedere come i partecipanti interpreteranno e proporranno il loro concetto di perfezione. Perché questa è molto di più dell’impeccabilità e nasce e può trovarsi nelle cose più inaspettate. Ha un significato più ampio, che ritrovo nella stessa filosofia dietro il brand Patron. Il marchio dà centralità assoluta alle scelte e all’agire dell’uomo in ogni fase della produzione. Scelte e azioni che possono essere soggette a imperfezione, ma che puntano sempre al meglio e alla fine regalano un prodotto di altissima qualità e di grande carattere: perfetto. Lo stesso vorrei che facessero i concorrenti: che si confrontassero con le proprie imperfezioni per trarne il meglio, per arrivare a quella perfezione che cerchiamo nel contest. Una grande occasione, dunque, di crescita professionale e non solo.