Oltre 100 miloni di euro investiti negli ultimi 10 anni. È il primo dato che testimonia dell’impegno di Coca-Cola Hbc Italia sul fronte della sostenibilità, tema da tempo ormai centrale nell’agire dell’azienda, principale imbottigliatore e distributore dei prodotti a marchio The Coca-Cola Company nel nostro Paese. Impegno del quale dà conto il nuovo Rapporto di sostenibilità, il 17esimo, dal titolo Il nostro messaggio per il futuro, che fa il punto sulle azioni messe in campo per limitare l’impatto ambientale delle attività e sui risultati raggiunti.
Azioni che interessano l’intera attività della società, dall’approvvigionamento delle materie prime, prediligendo l’utilizzo di ingredienti di origine agricola coltivati nel rispetto dei principi dell’agricoltura sostenibile, alle fasi di imbottigliamento e di distribuzione dei prodotti. E ispirate a un modello di sviluppo sostenibile, intelligente e inclusivo che permetta di preservare le risorse naturali, limitando il ricorso a nuove materie prime e all’energia da fonti non rinnovabili nei processi produttivi, continuando a diminuire scarti e rifiuti e promuovendone il riciclo e il riutilizzo.
Lotta agli sprechi in produzione
Per quanto riguarda la produzione delle bevande, Coca-Cola Hbc Italia ha effettuato importanti investimenti per massimizzare l’efficienza energetica e idrica dei processi produttivi dei suoi cinque siti: tre, quelli di Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE), dedicati alla produzione di bevande, e due, quello di Fonti del Vulture situato a Rionero in Vulture (PZ) e quello di Lurisia a Roccaforte Mondovì (CN), all’imbottigliamento di acque minerali. A questo scopo l’energia acquistata dalla rete e utilizzata negli stabilimenti è 100% generata da fonti energetiche rinnovabili e certificata dalla Garanzia di origine (Go), che ne attesta la generazione da impianti qualificati. Stabilimenti poi che poi spiccano per la loro efficienza. Il sito di Rionero in Vulture, che rappresenta il best performer a livello di Gruppo in termini di CO2 emessa, vanta l’emissione di soli 0,72 grammi di CO2 per litro di bevanda prodotto.
Gli stabilimenti di Nogara, Oricola e Marcianise, da diversi anni sono stati dotati di impianti fotovoltaici e di impianti di cogenerazione ad alta efficienza. Più nello specifico, i siti di Oricola e Marcianise presentano anche degli impianti di trigenerazione, in grado di produrre energia elettrica ed energia termica calda e fredda, mentre a Nogara è installato un impianto di quadrigenerazione in grado di soddisfare anche l’intero fabbisogno di CO2 della produzione di bevande del sito. Una scelta che riduce il consumo di energia primaria, ottenendo quindi minori costi di fornitura e l’abbattimento delle emissioni derivanti dal consumo di energia.
Sempre in termini di ottimizzazione dell’uso delle risorse, un altro importante risultato è stato ottenuto sulla riduzione dei consumi di acqua, con un risparmio del 20% di risorsa utilizzata per produrre le bevande negli ultimi 10 anni. Performance destinate a migliorare ulteriormente nei prossimi anni. Nel 2020 è stata infatti introdotta una nuova tecnologia di sciacquatrici ad aria, che sostituisce le attuali ad acqua e assicura la rimozione di eventuali corpi estranei nei contenitori Pet e nelle lattine prima della fase di riempimento, garantendo insieme la massima sicurezza alimentare e l’azzeramento del consumo idrico legato a questa operazione.
Pack sostenibili
E proprio quello del pack costituisce un altro campo dove si sono concentrati gli sforzi, attraverso diverse azioni che hanno consentito di ridurrre negli ultimi 10 anni la quantità di vetro del 28%, di Pet del 20%, di alluminio del 15% e del 27% la plastica nei tappi.
La prima è l’utilizzo del Pet riciclato (rPert), con l’introduzione lo scorso anno delle bottiglie realizzate con il 50% di plastica riciclata (quelle delle referenze: Coca-Cola, Coca-Cola Zero Zuccheri, Coca-Cola Senza Caffeina, Coca-Cola Light Taste, Coca-Cola Gusto Limone Zero Zuccheri da 450 ml, Fanta Original da 450 ml e Furetea da 400 ml), azione che ha permesso di tagliare del 5,2% le emissioni di CO2.
All’utilizzo della plastica riciclata si aggiunge poi l’eco-design, ovvero la progettazione di imballaggi con un impiego sempre più efficiente dei materiali dei quali sono composti. Su questo piano la novità dello scorso anno è stato l’alleggerimento del peso delle bottiglie da 1,5 l che ha garantito un risparmio del 4,2% nelle emissioni di CO2 per questo formato. Inoltre, è stato eliminato il colore dalle bottiglie di Fanta Original e ridotto quello delle bottiglie di Sprite, evitando così l’uso di attitivi e agevolando la riciclabilità del Pet, che dopo l’uso potrà essere trasformato più facilmente in una nuova bottiglia trasparente.
Altra novità, ma arrivata all’inizio di quest’anno, è il KeelClip, un innovativo sistema di imballaggio in carta riciclata, brevettato, che permette di eliminare completamente l’involucro in plastica dalle confezioni multiple di lattine (leggi Coca-Cola più green con il nuovo pack KeelClip). Una soluzione che garantisce un risparmio di 450 tonnellate di plastica all’anno.
L’eco-logistica e frigovetrine green
Importanti sforzi sono stati fatti anche per ridurre le emissioni di gas climalteranti legati agli spostamenti, attraverso l’ottimizzazione della gestione dei flussi di materie prime tra i diversi poli produttivi. Ottimizzazione che ha portato a un taglio delle percorrenze stimato in 854.061 chilometri, e di conseguenza a un risparmio di 788 tonnellate di CO2 equivalente. Sempre in quest’ottica, lo scorso anno è stato abbinato il viaggio di ritorno al viaggio di consegna attraverso la modalità round trip che ha permesso una ulteriore diminuzione della percorrenza di 517.115 chilometri, per un totale di 345 tonnellate di CO2 equivalente evitate.
L’impegno nella sostenibiità di Coca-Cola Hbc Italia riguarda anche la presenza sul mercato, attraverso l’introduzione di frigovetrine eco-friendly di nuova generazione, che attualmente rappresentano il 63% di quelle immesse, e che permettono di ridurre di più del 50% il consumo di elettricità, grazie a un sistema di gestione dell’energia che ottimizza il consumo in base all’effettivo utilizzo da parte del consumatore finale, e di usare refrigeranti che non danneggino l’atmosfera. Lo scorso anno l’investimento in nuove frigovetrine, con la sostituzione di 10.000 unità, ha permesso di risparmiare 10,2 milioni di kWh di energia elettrica in valore assoluto e il 5,8% in valore relativo, rispetto a quelle tradizionali, evitando l’emissione di 3.594 tonnellate annue di CO2. Anche in questo ambito la società lavora all’integrazione di soluzioni innovative, come la tecnologia Connected Coolers, che permette al team commerciale, dotato di iPad, di valutare informazioni sullo stato di funzionamento delle macchine in termini di controllo temperatura e utilizzo.
Sostenibilità a 360°
Il Rapporto di sostenibilità, revisionato da Deloitte & Touche, racconta anche l’impegno nel sociale, nel quale si declina, oltre che sull’ambiente, il tema della sostenibilità per Coca-Cola Hbc Italia. In particolare, l’attenzione alla crescita e al benessere delle quasi 2.000 persone che lavorano tra uffici, stabilimento e forza vendita, coinvolte in più di 50.000 ore di formazione durante il 2020. Grande attenzione è stata rivolta anche alle comunità nel corso dell’anno segnato dall’emergenza sanitaria. L’azienda ha attivato diverse iniziative, tra le quali il programma #YouthEmpowered, rivolto ai giovani per supportarli nella conoscenza delle proprie attitudini e nell’acquisizione di competenze necessarie per il mondo del lavoro, che ha coinvolto oltre 23.500 giovani e trasformato in modalità digitale durante il passaggio alla didattica a distanza. A tutto ciò si aggiunge la donazione di 1,4 milioni di euro a Croce Rossa Italiana, insieme a Coca-Cola Italia e The Coca-Cola Foundation.