Nuova tappa del viaggio alla riscoperta della grande tradizione liquoristica italiana. Un percorso tra le eccellenze del made in Italy intrapreso da Gruppo Montenegro con il progetto I Liquori della Tradizione Italiana, che coinvolge sei storici marchi premium del suo portfolio, (leggi Gruppo Montenegro valorizza i marchi iconici della tradizione liquoristica italiana). Tappa che in questo mese di luglio ha come protagonisti due liquori nati entrambi nel 1870, ma in due città e da due diverse distillerie: Coca Buton e Rabarbaro Bergia.
Coca Boton (alc 36,5% in vol), dal caratteristico colore verde smeraldo, intenso e brillante, nasce infatti a Bologna nella Distilleria G. Buton&C, la prima in Italia a cimentarsi nella produzione di un liquore a base di foglie di coca. Una produzione rimasta immutata da allora. Ingrediente principe della sua ricetta le foglie di coca di origine peruviana, attentamente selezionate per garantirne l’eccellenza qualitativa e distillate con un metodo artigianale che ne elimina la molecola della cocaina per estrarne solo la parte più pregiata e ricca di proprietà aromatiche. Proprietà aromatiche che arricchiscono il bouquet di questo liquore, dal profumo erbaceo e balsamico, con note di eucalipto, menta ed erbe montane, dal quale emergono sentori frizzanti ed eterei di olii essenziali di agrumi freschi verdi e gialli. Ma che rendono unico anche il suo sapore, decisamente dolce, al quale le foglie di coca portano le loro note vegetali e delicatamente floreali, tra le quali spiccano sentori di tè nero al bergamotto, malva e scorze di agrumi, per chiudersi con un finale moderatamente amaro. Dalla consistenza al palato setosa e vellutata, da tradizione va proposto liscio e freddo in un piccolo calice, ma è perfetto anche per la miscelazione, grazie al suo profilo sensoriale che lo rende molto versatile. Un esempio è il drink Coca Fizz proposto dai bartender di Gruppo Montenegro, dove Coca Buton si unisce a succo di limone, zucchero liquido, il tutto chiuso da un top di tonica.
Un prodotto che da sempre ha conquistato gli amanti del bere bene, tanto da essere definito “gloria dei liquori italiani”, dal celebre antropologo monzese Paolo Mantegazza, tra i pionieri negli studi sulle foglie di coca a fine Ottocento. Un liquore con una storia fatta di grandi successi, come la medaglia “Gran Prix” assegnatagli all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 e che vantava tra i suoi estimatori un mito del ciclismo come Fausto Coppi, che lo apprezzava per il suo potere corroborante.
Bergia, il liquore al rabarbaro cinese
Non minori successi vanta Rabarbaro Bergia (alc 16% in vol) nel cui palmares figurano 48 medaglie d’oro e d’argento e 4 diplomi d’onore conquistate alle principali Esposizioni internazionali tra Otto e Novecento. Creato a Torino dalla Distilleria Bergia, è un liquore a base di radici di rabarbaro, frutto di una lavorazione della durata di ben 12 mesi. Lavorazione che inizia con la macerazione dei rizomi del rabarbaro, la parte più aromatica della radice, in una miscela di acqua e finissimo alcol. Il macerato viene poi unito a zucchero ed erbe aromatiche dalle proprietà amaricanti. Il risultato è un liquore dall’intenso e brillante color ebano con riflessi ambra, e dal sapore ricco, dove le note dolci e balsamiche iniziali lasciano subito spazio al deciso gusto di rabarbaro che persiste lungamente divenendo piacevolmente amaro. Ottimo come aperitivo, con seltz e una guarnizione di scorza di limone, si può proporre liscio anche come dopo pasto.
La ricetta
Coca fizz
Ingredienti:
6 cl Coca Buton, 2,5 cl succo di limone, 1,5 cl zucchero liquido, top di tonica
Preparazione:
shake
Guarnizione:
fetta di limone
Bicchiere:
highball