Si può visitare fino al 26 novembre la mostra Viaggio nella terra del caffè organizzata dal Museo do Café di Santos in Brasile, dove si trova il principale porto di esportazione, e dall’Ambasciata del Brasile a Roma. Filo conduttore dell’esposizione è il rapporto storico e contemporaneo tra i due Paesi, focalizzato sull’importanza che ha avuto (e ha) il caffè brasiliano per le torrefazioni del nostro Paese e al contempo sul contributo all’agribusiness brasiliano dato da 1,4 milioni di immigrati italiani giunti nel Paese tra il 1870 e il 1920, lavorando soprattutto nelle piantagioni dello stato di San Paolo. L’esposizione è suddivisa in due blocchi tematici, uno per ciascuna sala della galleria: nel primo viene illustrata la prospettiva storica del rapporto Brasile-Italia, mentre nel secondo viene tracciato un panorama della sostenibilità della caffeicoltura brasiliana. L’obiettivo è quello di condurre il pubblico in un viaggio tra passato e presente mostrando la passione che i due popoli hanno in comune per il caffè. La sua filiera nel Paese genera circa 8 milioni di posti di lavoro; il 72% circa dei produttori sono piccoli o a dimensione familiare, inoltre, delle oltre 300mila aziende agricole il 13% circa (più dii 40mila) sono gestite da donne.
Sostenibilità. Nel 2021 le piantagioni nello stato del Minas Gerais, principale produttore del Paese, hanno raggiunto un saldo di emissioni negative per i gas serra grazie all’attenzione che i produttori pongono alla sostenibilità come elemento integrante della qualità dei loro caffè. Per fare conoscere questa realtà ai torrefattori, ai baristi ed anche ai consumatori finali è stato realizzata la pubblicazione Caffè Brasiliani: eccellenza e sostenibilità. Grazie agli investimenti in ricerca, innovazione e tecnologia, tra il 1997 e il 2020 la produzione brasiliana è triplicata con una produttività per ettaro che da 8 è passata a una media di 33,5 sacchi per ettaro su una superficie di circa 2,1 milioni di ettari, pari all’8,9% del territorio nazionale. Si stima che nel 2023 il Brasile raggiungerà una produzione di circa 150 mila sacchi di caffè biologico.
Legame col territorio. Il Brasile è anche il più grande produttore di caffè certificato (circa il 28% del caffè certificato commercializzato al mondo è brasiliano, con particolare attenzione alla sostenibilità e alla tracciabilità), e con crescente presenza di caffè biologico. A seguire le numerose Indicazioni Geografiche (IG) registrate presso l'Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (INPI), che riflettono non solo la qualità del caffè, ma anche il suo vincolo speciale con il paesaggio, la storia, il territorio, l’elemento umano e la cultura nazionale.
L’Alta Mogiana - Indicazione di Provenienza dal 2013 - si trova a nord dello Stato di San Paolo ed è un altopiano tra 900 e 1000 metri di altitudine. È una regione tradizionale per le piantagioni di caffè, con temperature medie mensili di 21º in estate e 17º in inverno. Le caratteristiche climatiche sono favorevoli alla lenta ed uniforme maturazione del chicco. Tra le varietà più coltivate ci sono catuaí, mundo novo, bourbon e obatã. La caratteristica principale del caffè è un corpo vellutato e cremoso. Ha un profumo deciso, fruttato con morbide note di cioccolato e noci, acidità media ed equilibrata.
Dal 2020 Campo das Vertentes è un’Indicazione di Provenienza (IP) dello Stato di Minas Gerais. La regione è costituita da altopiani, la cui altitudine varia da 500 a 1000 metri. Il clima è mite, con un’estate fresca e piovosa e un inverno molto freddo nelle regioni più alte. Queste condizioni favoriscono la qualità del caffè della regione, noto per essere molto dolce, di corpo equilibrato, con sentori di cioccolato e noci.
Il caffè arabica della regione di Caparaó, ubicata al confine tra gli stati di Minas Gerais ed Espirito Santo, ha ricevuto la Denominazione di Origine (DO) nel 2021. La combinazione di fattori come clima, suolo e pratiche colturale dà un caffè con notevole equilibrio tra acidità, dolcezza e aromi.
Lo Stato dello Stato di Espirito Santo - IP dal 2021 - è un riferimento nazionale e mondiale nello sviluppo della cultura del caffè Conilon, iniziata nel 1912. Si tratta di un caffè della specie robusta, coltivato intorno ai 600 metri a temperature tra i 22 e i 26 gradi, il che lo rende più corposo, dal sapore di cioccolato e mandorla, ma anche con interessanti note floreali e fruttate che donano al prodotto profili sensoriali più complessi.
La base genetica delle piante responsabili della produzione dell’80% del caffè delle Matas de Rondônia - DO dal 2021 - è il risultato dell’incrocio tra le varietà Conilon e Robusta, selezionate negli anni dai produttori locali: il Robustas Amazônicos. Il suo profilo sensoriale comprende la presenza sentori dolci, cioccolati, legnosi, fruttati, speziati ed erbacei.
Matas de Minas - IP dal 2020 - è una regione dello Stato di Minas Gerais che sta ottenendo riconoscimenti anche per la produzione di caffè speciali, sia nel mercato nazionale che internazionale.
Serra da Mantiqueira - IP dal 2020 - è una regione montuosa nella parte meridionale dello stato di Minas Gerais in cui il caffè è coltivato ad altitudini tra 900 e 1400 metri. E’ nota per la produzione di caffè pregiati dal profilo sensoriale molto differenziato che rispecchiano il connubio tra un terroir unico e il saper fare locale alla continua ricerca dell’eccellenza.
Un’acidità brillante, l’aroma del cioccolato e della melassa di canna sono caratteristiche del caffè prodotto nelle Montagne dello Stato di Espírito Santo - DO dal 2021 -. Le altitudini di coltivazione variano da 500 a 1400 metri e le temperature medie annue da 18 a 22 gradi. I caffè delle regioni più alte hanno note più esotiche, in quelle più basse si notano note più legnose, cerealicole e astringenti.
Oeste da Bahia - IP dal 2019 - è una regione che occupa prevalentemente l’area del Cerrado nella parte centro-orientale del Paese. Il caffè in questa regione viene coltivato in aree di oltre 700 metri di altitudine e si caratterizza per il sapore gradevole con buona fragranza e aroma leggermente fruttato e floreale, con ottima dolcezza e buona acidità.
Il caffè nella regione Norte Pioneiro do Paraná - IP dal 2012 - è coltivato a un’altitudine superiore ai 500 metri ed è caratterizzato da dolcezza, corpo accentuato, piacevole acidità agrumata, aroma che spazia tra cioccolato, caramello, agrumi floreali e fruttati.
Risale al 1850 la coltivazione di coffea nella Região de Pinhal - IP dal 2016. Le piantagioni di arabica sono situate sul versante paulista dellaSerra da Mantiqueira, con altitudini che variano dagli 800 ai 1100 metri. Se ne ottiene un prodotto caratterizzato dall’equilibrio tra corpo, acidità e dolcezza, con un aroma intenso e un finale lungo.
La perfetta definizione delle stagioni climatiche, con estati calde e umide e inverni miti e secchi, caratterizzano la regione del Cerrado Mineiro - DO dal 2014. I caffè coltivati oltre gli 800 metri hanno aromi intensi che vanno dal caramello alle noci con un’acidità delicatamente agrumata e un sapore di cioccolato di lunga durata.