È giunta in porto l’unione all’insegna del ghiaccio tra Hoshizaki Corporation e Brema Group. Il colosso giapponese delle attrezzature per il ghiaccio ha completato l’acquisizione dell’azienda italiana, che opera nello stesso settore, ma con target di riferimento segmenti di mercato e tecnologie diversi e complementari.
Un’operazione win-win, avviata con l’accordo siglato lo scorso gennaio e ora diventato operativo, che fa felici entrambe le parti.
Con l’acquisizione di Brema, Hoshizaki, il cui fatturato lo scorso anno ha superato i 2 miliardi di euro, rafforza il suo primato mondiale nel settore, puntando ad incrementare la sua posizione in Europa, Medio Oriente e Africa, aree dove Brema Group gioca da sempre un ruolo di primaria importanza.
Ma il nuovo legame strategico è ricco di vantaggi anche per l’azienda italiana, fondata nel 1985 a Villa Cortese (Milano), che nel 2020 ha realizzato un fatturato vicino ai 42 milioni di euro. L’ingresso nel gruppo giapponese potrà infatti garantire grandi benefici in termini di attività di investimento e potenziamento dell’offerta al mercato in cui opera grazie all’unione di sinergie di ricerca e sviluppo, industriali e commerciali, dando così impulso allo sviluppo di un nuovo ciclo industriale.
«Il Gruppo Brema entra ufficialmente a far parte di Hoshizaki Corporation portando una grande esperienza produttiva e il riconoscimento di affidabilità e adattabilità dei suoi prodotti in un mercato in continua evoluzione – ha commentato Paolo Moro, direttore generale e co-amministratore delegato di Brema Group -. Le sinergie tra le due realtà industriali sono facilmente realizzabili grazie a tecnologie e posizionamento di mercato complementari».