Tornati a casa dopo la prova mondiale del circuito Sca, i tre campioni italiani di Latte Art, Coffee in Good Spirits e Coffee Roasting raccontano la propria esperienza e la soddisfazione di avere partecipato a un evento quale il Coffee Show, che si è svolto a Taipei (Taiwan).
Due concorrenti hanno vissuto il proprio primo mondiale, con l’ovvia tensione che si accompagna a un appuntamento tanto importante e tanto lontano sia fisicamente sia culturalmente: Stefano Nodari per la gara di World Latte Art Championship e Roberto Breno nel World Coffee Roasting Championship.
Era invece alla sua terza esperienza a una competizione mondiale Marco Poidomani, che ha coronato un sogno che covava da 10 anni: partecipare alla finale del World Coffee in Good Spirits. Si è classificato sesto con una gara legato al tema del Natale (nella precedente finale propose uno scenografico viaggio nel tempo) e, osserva «il giorno del mio preliminary round è stato montato un albero di Natale di 30 metri proprio davanti all’exhibition center. Il sesto posto finale dopo il secondo della fase preliminare mi spinge a riprovarci ancora, consapevole che con pochi accorgimenti sarei potuto tornare più in alto». Il primo ringraziamento va all’amico, formatore e coach di sempre, Andrea Lattuada titolare di 9 Bar, quindi a Bezzera per l’appoggio dato attraverso il suo distributore di Taiwan, Tiamo, che lo ha ospitato per gli allenamenti; e poi Imf, Odk, Quamar, pulyCaff.
La latte art ha raggiunto livelli altissimi di precisione, creatività e pulizia dei decori; dopo due anni “anomali” che hanno visto sul primo gradino del podio mondiale due italiane (Manuela Fensore nel 2019 e Carmen Clemente nel 2022), è tornata a premiare i concorrenti Orientali. Stefano Nodari, alla sua prima finale, racconta: «l'emozione sul palco si è fatta sentire forte e chiara tanto da non permettere di esprimermi al meglio in tazza, tremavo, ho tremato e si è visto. Speravamo tanto di entrare in semifinale per poter disegnare almeno una volta tutte le figure che abbiamo studiato per questo mondiale, ma purtroppo non è stato così. È stata comunque un'esperienza indimenticabile che rifarei altre 1000 volte allo stesso modo. Non smetterò mai di ringraziare Carmen e Manuela per avermi permesso di portare delle figure con uno stile che mi rappresentasse a pieno». Grazie a chi lo ha sostenuto e soprattutto alla moglie Tecla per la sua pazienza.
Quella di roasting è una competizione molto particolare, difficile da racontare e vivere dall’esterno. Roberto Breno, si è confrontato con i migliori 21 tostatori del mondo: un’esperienza che lo ha emozionato e gli ha dato davvero tanto. «I giorni di gara sono stati molto intensi e impegnativi dal punto di vista personale - racconta -; dovevo essere sempre concentrato sulla gara e su ogni dettaglio. Dover sempre pensare allo step successivo è stato un impegno molto grande. Dal punto di vista umano è stato bello soprattutto nei confronti degli altri campioni nazionali, l’atmosfera è stata di condivisione e di community. Ci siamo confrontati su cosa pensavamo del caffè, delle macchine, è un’esperienza che mi ha arricchito. Torno a casa con un bagaglio emotivo grande che sto ancora elaborando e capendo». È soddisfatto del 12° posto raggiunto con un nuovo protocollo di valutazione, basato sul Coffee Value Assessment, che sia i concorrenti sia i giudici stanno imparando a usare.
I podi suddivisi per disciplina.
World Coffee in Good Spirits (primi sei classificati)
1. Rastislav “Rasty” Kasar, Regno Unito 2. Tanpong, Thailandia 3. Danny Andrade, Australia 4. Christos Klouvatos, Grecia 5. Sion Wu, Taiwan 6. Marco Poidomani, Italia
World Latte Art Championship
1. LiangFan, Cina 2. Lu Daoqiang, Cina 3. Bala – Shao Sing Lin, Taiwan
World Coffee Roasting Championship
1. Taufan Mokoginta, Indonesia 2. Talha Erdinc Bas, Turchia 3. Andrew Coe, Stati Uniti