«Il mondo è pieno di misteri irrisolti, dei quali probabilmente non verremo mai a capo… e non è proprio questo il bello»? È così che Giacomo Giannotti introduce il nuovo menu del Paradiso di Barcellona, locale che ha fondato con la consorte Margarita Sader e al quarto posto nell’ultima classifica dei World’s 50 Best Bars (leggi World’s 50 Best Bars 2023: è ancora un trionfo degli italiani all’estero). Ai misteri che circondano la nostra esistenza e il nostro Pianeta è infatti dedicata la nuova drink list, dal titolo emblematico Mysteries of the World.
Ciò che propone la nuova carta è un’esplorazione in forma liquida dei grandi dilemmi sui quali da sempre si arrovellano e scienziati e studiosi di tutto il mondo e che affascinano anche tutti noi, dalle piramidi egizie a quella dell’isola di Giava, dal cervello umano ai buchi neri, dalle linee di Nazca al mito di Atlantide, dal diluvio universale agli Ufo, dallo spazio ignoto alle divinità azteche.
Un'esperienza totale
Un’esplorazione, ovviamente, in perfetto stile Giannotti, fatto di drink costruiti con ingredienti di qualità e tecniche all’avanguardia, sempre attorno a un’idea o concetto ben preciso e in grado di stimolare tutti i sensi, dedicando grande attenzione anche alla presentazione, per regalare al cliente un’esperienza che comincia prima della degustazione vera e propria.
Il nuovo menu è frutto di un processo creativo durato mesi e condotto dal bartender toscano insieme a tutto il suo team e in stretta sinergia con il Paradiso Lab, il laboratorio, creato da Giannotti nel 2020, dedicato alla sperimentazione e allo studio di nuove tecniche per la mixology e vera e propria fucina creativa del locale. Un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione dove nulla è lasciato al caso e curato in ogni minimo dettaglio, dalle ricette alle garnish di accompagnamento, opera dello chef e manager del Lab, Matteo Ciarpaglini, ai contenitori, ideati e realizzati con la collaborazione di maestri artigiani esterni, come vetrai, ceramisti, e laboratori creativi.
Misteri e creatività
Il risultato sono 15 nuovi drink ognuno dei quali racconta una storia, il mistero che l’ha ispirato, realizzati unendo differenti tecniche, anche sperimentali, a ingredienti di alta qualità, e sempre con un deciso tocco di originalità nei gusti e nelle presentazioni. Cocktail pensati per deliziare, sorprendere e divertire e che vogliono essere anche un omaggio alla creatività, elementi che caratterizzano la miscelazione di Giannotti e del suo Paradiso.
Un esempio di questi concetti è Enigma, il drink sour, balsamico, fresco e fruttato che apre Mysteries of the World e che vuole rappresentare l’enigma, appunto, del cervello umano, del quale sappiamo ancora molto poco e delle cui potenzialità utilizziamo solo una minima parte. Composto da vodka in infusione di pigne, cordiale ai frutti rossi, idromele di pino, succo di limone e miele d'agave, viene servito in una scultura che riproduce un cranio umano ed è accompagnato da un semifreddo ai lamponi e pino, con la forma di un cervello, che viene scoperto solo dopo aver aperto il bicchiere stesso, e che sciogliendosi rilascia il suo aroma completando il cocktail con un tocco di dolcezza.
Un altro esempio è Revival Negroni, rivisitazione del grande classico dell’aperitivo italiano, composto da tequila reposado, Campari al burro di funghi, vermuth con cioccolato fondente e dashi, il brodo utilizzato in numerosi piatti della cucina giapponese, e ispirato al “regno” dei funghi: un mondo misterioso, considerando che ne esistono più di 3 milioni di specie e se ne conoscono solo 150.000. In particolare, a ispirare il team del Paradiso sono quei funghi che riescono ad assorbire la luce solare di giorno, diventando fluorescenti di notte: un fenomeno riprodotto nella presentazione del drink, grazie a uno speciale bicchiere di vetro a forma di fungo che cambia colore e diventa fluorescente.
Non meno accattivante, per continuare con un altro esempio, è il secco e fruttato Secret of Java, dedicato al Gunung Padang, una misteriosa piramide, tra le più antiche al mondo, che sorge sull’isola di Giava, in Indonesia, e che sembra svilupparsi su tre livelli di tre epoche antiche differenti. Su tre strati differenti, di diverse texture, spume e colori, è stato quindi costruito il drink, fatto con Mancino Vermouth di Torino Secco con nocciola, Banana Schochu, tè al caramello salato e schiuma di banana, servito in un vaso di vetro a forma di rafflesia arnoldii, il “fiore della morte” tipico dell’isola, incastonato in una piramide a tre strati, e in cima al fiore è rappresentata una farfalla dorata al sapore di banana.
Ultimo esempio che proponiamo, a testimonianza di come la creatività possa toccare vette notevoli anche nella preparazione di drink analcolici, è Messenja, uno dei due cocktail zero alcol del menu, che parla del mistero della simbologia del serpente, focalizzandosi sulla cultura giapponese, dove l'animale rappresenta l'infinito, il ciclo della vita e la rinascita. Floreale e aromatico, il cocktail è composto solo da ingredienti asiatici, acqua shiokoji, un condimento fermentato ottenuto dal riso, aceto citrico, aceto di sakura, sciroppo di shiso, latte di cocco e wasabi, ed è proposto in un bicchiere di vetro trasparente che invita a "ciucciare la testa" del serpente, per assaporare la guarnizione: una namelaca, ovvero una crema della cucina gapponese, ai fiori di arancia e fiori misti.
Infine, nella nuova cocktail list, accanto ai nuovi drink del menu Mysteries of the World, sono presenti anche 5 signature che rappresentano al meglio il Paradiso: Mediterranean Treasure, Great Gatsby, Kriptonita, Supercool Martini e The Cloud, ai quali si aggiunge On Fire, il masterpiece del precedente menu The Evolution.