Al Mandarin la nuova “miscelazione rosa” di Amaro Santoni

Simone Caporale, in veste di global brand ambassador, ha presentato una drink list dedicata al noto liquore toscano a base di 34 erbe che punta ad espandersi a livello globale, puntando anche al mercato americano. Obiettivo valorizzare l'aperitivo italiano in chiave contemporanea e alternativa agli standard

Guest superstar al Mandarin Garden di Milano, con protagonisti Amaro Santoni e Simone Caporale, arrivato direttamente da Barcellona e dal suo Sips, cocktail bar in vetta alla classifica dei The World's 50 Best Bars. Un palco d'eccezione, quello milanese (davvero super la squadra di bartender guidata Guglielmo Miriello), per esaltare le virtù dell'amaro toscano creato da Stefano Santoni nel 2018, rivisitando una ricetta originale del padre Gabriello, con una drink list dedicata centrata su twist di super classici semplici da preparare, con pochi ingredienti, e, allo stesso tempo, estremamente congeniali a un locale che vuole creare per il momento dell'aperitivo una proposta identitaria. Un lista di 4 miscelati in cui spiccavano in particolare per gusto e personalità il Santoni Paloma, a base di Santoni e soda al pompelmo rosa, e il Negroni Rosa, a base di Santoni, dry gin e vermouth rosa. «Sono drink in cui l'Amaro Santoni - spiega a Bargiornale Simone Caporale, global ambassador partner del brand - riesce ad esprimere in pieno il proprio bouquet botanico con il suo gusto dolce-amaro e le sue inconfondibili note agrumate insieme a quelle caratteristiche di iris e di rabarbaro. È un liquore che incarna perfettamente l'essenza dell'aperitivo italiano ma in una chiave contemporanea e in sintonia con gli stili di consumo delle nuove generazioni. Ad esempio, pensiamo solo al suo colore, un bel rosso velato con riflessi aranciati, che si distingue da quello degli amari tradizionali».

Distribuito in Italia da Velier, l'Amaro Santoni si candida a giocare un ruolo sempre più importante nelle bottigliere dei locali top non solo italiani, ma soprattutto all'estero. «È distribuito in 18 Paesi - aggiunge Luca Missaglia, managing partner di Amaro Santoni - e, attualmente, lo stiamo promuovendo sulla piazza di New York, dove l'aperitivo italiano sta vivendo una vera e propria primavera. D'altronde, gli Stati Uniti, insieme a Italia e Regno Unito, è tra i mercati di sbocco più importanti in termini di volumi per il nostro prodotto e New York rappresenta un passaggio fondamentale per poter espanderci nel resto del Paese». Le guest sono però solo la punta dell'iceberg di un'attività di fidelizzazione al brand a livello internazionale che passa anche attraverso la valorizzazione del lavoro dei professionisti del banco bar. «Vogliamo premiare - continua Missaglia - i bartender dei locali parter che maggiormente si sono distinti nell'utilizzare l'Amaro Santoni in modo creativo, alternativo o fantasioso. Selezioneremo due o tre professionisti per Paese (12 i Paesi coinvolti, ndr) e li inviteremo a una internship al Sips di Barcellona con Simone Caporale. Un'opportunità di formazione e aggiornamento professionale davvero unica». Infine, a breve dovrebbe essere inaugurata una nuova sede della Distilleria Gabriello Santoni sempre a Chianciano Terme (Si). «Sarà un luogo in grado di narrare la storia di un'azienda fortemente legata al territorio - conclude Missaglia - ma al tempo stesso uno stabilimento all’avanguardia sotto il profilo ambientale e caratterizzato da un orto botanico all'interno di una vera e propria riserva naturale. Un luogo magico che potrà diventare anche la sede per incontri e scambi con la community di bartender da tutto il mondo».

 

 

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