È Gabriele Fantino l'hotel bartender of the year 2024, il vincitore della competition 110 e Lode 2024, che si è svolta lunedì 25 novembre al Grand Hotel Billia di Saint Vincent. Fantino, con il suo cocktail Quentin's Roots, ha superato nella finale ristretta Mattia Capezzuoli e Mattia Patruno, selezionati a loro volta da una platea di 30 bartender provenienti da altrettanti alberghi 5 stelle italiani.
Ma accolti dalle montagne imbiancate dalla prima neve di stagione, i bartender hanno celebrato anche gli Order of Merit 2024, ovvero quelle figure che si sono particolarmente distinte nel settore del bar e dell'ospitalità. Per la prima volta, infatti, i due premi - Order of Merit e 110 e Lode – sono stati riuniti in un'unica giornata che ha visto grandi protagonisti anche gli ideatori di questi format, l'inossidabile Danilo Bellucci e l'impeccabile Francesco Cione.
110 e Lode, ritorno alle origini
Ritorno alle origini. Questo il tema che i 30 bartender sono stati chiamati a interpretare quest'anno, ognuno di loro abbinato a un ingrediente sponsor principale, sul palco del Grand Hotel Billia, nome che ai più esperti ricorda tanti concorsi di cocktail, svolti qui a partire dalla fine degli anni Cinquanta. A giudicarli, una giuria guidata da Roberto Pellegrini e composta dal bartender vincitore lo scorso anno, Giovanni Onori e dal giornalista Corrado Beldì, che hanno selezionato nel pomeriggio i tre finalisti. «Abbiamo assaggiato cocktail molto interessanti. A fare la differenza, sono state l'eleganza complessiva del cocktail, la pulizia delle garnish, la ricercatezza dei bicchieri che, in certe strutture, fanno sempre più la differenza», ha spiegato Pellegrini.
Nella finale ristretta, il primo a salire sul palco è stato Mattia Capezzuoli, bar manager del Stravinskij Bar dell'Hotel de Russie (Roma), che ha presentato il suo Roots, con Vodka Altamura, cordiale Paragon Palo Santo, fake lime home made e soda al cardamomo nero. È toccato poi a Gabriele Fantino - piemontese d'origine, genovese d'adozione, da 11 anni bar manager del Blue Lounge, il cocktail bar all'interno dell'Hotel Melia di Genova - presentare e raccontare il suo Quentin's Roots, un evidente omaggio ai film e alla figura di Quentin Tarantino, preparato con Campari, Nigori Asahara Umeshu Prune, Tarantino Cordial (pomodoro, fichi d’india e pompelmo rosa) e Montelobos Tobalà Joven. A chiudere la gara, Mattia Patruno, assistant bar manager Lobby Bar Rosewood Castiglion del Bosco (Si), con il suo Somewhere it's time, a base Amante 1530 a basilico marinato in aceto di Jerez, sale, e zucchero. A giudicarli nella finalissima, una giuria allargata agli Order of Merit 2024, proclamati pochi minuti prima.
Order of Merit
«Celebriamo l'ospitalità, l'impegno, la passione e il duro lavoro di grandi nomi che hanno fatto e continuano a fare la differenza nella nostra industry», ha detto Bellucci. «Un riconoscimento che non va solo a chi si è distinto come professionista, ma soprattutto per il suo valore umano», ha continuato Cione.
Order of Merit 2024 sono saliti così sul palco il giornalista Maurizio Maestrelli, la campionessa del Mondo Latte Art Carmen Clemente, il divulgatore del caffè Gianni Cocco, mr. Saperebere Fulvio Piccinino. E poi i bartender Claudio Perinelli, Patrick Greco e Paolo Baccino. L'ultimo premio è stato assegnato alla memoria di Dom Costa, il cui riconoscimento è stato ritirato dalla figlia Eliana, mentre sul maxischermo scorrevano le immagini di Dom e il video saluto di Julio Bermejo.