Svelati i vincitori del Premio Nonino 2025

Premio Nonino 2025
A ricevere il prestigioso riconoscimento personaggi di assoluto rilievo del panorama culturale internazionale. La premiazione per l'edizione dei 50 anni e dedicata a Benito Nonino si terrà, come da tradizione, nella sede della Distilleria a Percoto il 25 gennaio

Sono stati svelati i vincitori del Premio Nonino 2025, tra i più prestigiosi riconoscimenti assegnati in ambito culturale, letterario ed enogastronomico. Lo scrittore, sommelier, blogger e poeta Ben Little, il poeta e romanziere tedesco Michael Krüger, il diplomatico, intellettuale e politico francese Dominique de Villepin e la danzatrice e coreografa senegalese e francese Germaine Acogny sono le personalità insignite quest’anno del premio, istituito nel 1975 dalla famiglia Nonino per salvare gli antichi vitigni autoctoni friulani in via di estinzione e per la valorizzazione della civiltà contadina.

Un’edizione speciale questa del 2025, in quanto si celebrano i 50 anni del Premio e dedicata a Benito Nonino, scomparso lo scorso luglio, che, insieme alla moglie Giannola, ha rivoluzionato il mondo dei distillati, dando un contributo fondamentale alla crescita e allo sviluppo della grappa. I premi verranno consegnati nella tradizionale cerimonia, in programma come di consueto presso la sede della distilleria Nonino a Ronchi di Percoto sabato 25 gennaio alle ore 11 e che si potrà seguire in diretta streaming sul sito della distilleria. Cerimonia che sarà anche l’occasione per festeggiare i quarant'anni dell'Acquavite d'Uva ÙE, creata da Benito e Giannola nel 1984 (leggi Celebrati a Milano i 40 anni di Ùe, l’acquavite d’uva di Nonino).

Le scelte della giuria

Anche in questa edizione a ricevere il premio sono personaggi di assoluto rilievo del panorama culturale internazionale, scelti da una giuria di non minore prestigio, presieduta dal neuroscenziato portoghese Antonio Damasio e composta dal poeta siriano Adonis, dall’architetto palestinese Suad Amiry, dallo scrittore irlandese John Banville, dall’architetto Luca Cendali, dallo scrittore Claudio Magris, dallo scrittore rumeno Norman Manea, dal sociologo francese Edgar Morin, dal filosofo Mauro Ceruti, dalla poetessa statunitense Jorie Graham e dallo scrittore libanese Amin Maalouf.

Ben Little e il Vitigno Pignolo

Più nello specifico, il Premio Nonino Risit D’aur - Barbatella D’oro 2025 è andato a Ben Little, irlandese di nascita e friulano di adozione, per il suo lavoro sul Vitigno Pignolo, antico vitigno friulano a bacca nera cui ha dedicato anni di studi e di ricerche, poi raccolti nel libro autopubblicato Pignolo - Cultivating the Invisible. Nel 2023 ha fondato l'Associazione del Pignolo del Friuli Venezia Giulia che con oltre 34 soci attivi è la più grande associazione di vignaioli nella regione, nata per promuovere e valorizzare l’antico vitigno, facendolo conoscere fin nel cuore della Cité du Vin a Bordeaux e a Napa Valley. Un’opera dunque che rimanda alla radice stessa del Premio Nonino Risit d’Aur, creato proprio per accendere i riflettori sui preziosi vitigni autoctoni friulani, quali Pignolo, Schioppettino e Tazzelenghe, cui si unisce più tardi anche la Ribolla gialla in purezza, che negli anni Settanta erano in via di estinzione. Una battaglia promossa da Benito e Giannola Nonnino conclusasi con l’autorizzazione comunitaria alla loro coltivazione arrivata nel 1978.

Michael Krüger e l'arte di toccare i sentimenti più profondi

Il Premio Internazionale Nonino 2025 è invece andato a Michael Krüger, poeta e romanziere tedesco con oltre 40 libri all’attivo. Intellettuale raffinato, capace di toccare nei suoi scritti i sentimenti più profondi delle persone. «Ha sempre tante cose da dire, cose della vita e della Storia – si legge nella motivazione -; leggendo ciò che lui scrive scopriamo che si tratta anche di nostri sentimenti e pensieri, ma abbiamo bisogno che lui li scopra nei suoi articoli, nei suoi romanzi e racconti, nelle sue poesie per farli nostri e scoprire che è lui che ce li tira fuori e che, dopo averlo letto, siamo diventati un po’ più noi stessi».

Dominique de Villepin, una voce di alto valore morale

La giuria ha assegnato il Premio Nonino 2025 al diplomatico e intellettuale francese Dominique de Villepin, nato in Marocco e che ha ricoperto diversi incarichi di rilievo nell’amministrazione e nel governo francese. Dal 1995 al 2002 è stato Capo di gabinetto del Presidente della Repubblica, per poi diventare ministro degli Affari Esteri e rappresentante alla Convenzione Europea sul Futuro dell’Europa, quindi ministro dell’Interno e nel 2005 Primo Ministro, incarico che ha occupato fino al 2007, quando ha lasciato la politica attiva. Come responsabile della politica estera, è stato il capofila del dissenso contro gli Usa e la guerra in Iraq. «Una voce nobile e di alto valore morale – si sottolinea nelle motivazioni del premio -. Fin dai tempi dello storico discorso tenuto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu nel 2003, con i suoi interventi lucidi e coraggiosi sugli eventi che segnano la nostra epoca, dall’Ucraina a Israele, a Gaza e non solo, fa comprendere, senza polemica violenta, tutta la drammatica situazione internazionale».

Germaine Acogny e il potere della danza

Infine, la giuria ha deciso di premiare come Maestra del nostro tempo Germaine Acogny, danzatrice, coreografa e insegnante senegalese e francese considerata la “madre della danza contemporanea africana”. Acogny ha portato in tutto il mondo la sua arte con spettacoli e fondando scuole, la prima a Dakar nel 1968. Insignita di numerose onorificenze in Francia e in Senegal, ha dato un contributo notevole alla formazione nella danza e nella coreografia dei giovani dell’Africa occidentale, sempre credendo nel potere di quest’arte di cambiare la vita delle persone e impegnandosi a condividere la sua passione come atto di trasformazione e di rigenerazione.

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