Comporre il pasto scegliendo fra centinaia di lattine, farselo riscaldare e consumarlo. È la formula offerta ai clienti da Mr. Kanso, un po’ bar e un po’ fast food
Guardando le vetrine dall’esterno non si nota nulla di particolare: un locale a metà strada tra bar di quartiere e ristorante veloce, come se ne trovano tanti nei quartieri dove lavorano i giapponesi. È l’insegna a incuriosire: una lattina aperta bianca su fondo rosso indica che si servono solo alimenti in scatola, come conferma l’insegna che rimanda al “canned food”. È questa la peculiarità di Mr. Kanso, catena di ristorazione veloce nata a Osaka e poi sbarcata anche a Tokyo, che oggi conta 25 punti vendita in franchising e che è in continua espansione.
Locali piccoli (come succede spesso da queste parti), senza particolari ambizioni di décor e con un gusto tra vintage e trasandato: alti tavoli a forma di barattolo allineati di fronte alle vetrine o sul marciapiede, una grande lavagna con le offerte del momento, un bancone di legno senza fronzoli, a volte alcuni sgabelli o divani comodi e datati.
Arredo spartano
La particolarità dell’arredo sono gli scaffali di legno che coprono intere pareti e su cui sono ordinatamente esposte centinaia di lattine e barattoli provenienti da tutto il mondo: tomato soup Campbell, goulash ungherese, zuppa di pollo al curry indiano, sardine portoghesi, pasta all’aglio americana, paté di fegato d’oca francese, ostriche, bocconcini di pancetta con miele coreani, bratwürst tedeschi, carne di orso e cinghiale, frutta caramellata cinese. Ma soprattutto decine di barattoli di conserve ittiche giapponesi e cinesi, di cui per un occidentale che non legga gli alfabeti locali è praticamente impossibile capire il contenuto.
Abolito il servizio
In totale ci sono circa 350 referenze che spaziano dalla carne alla frutta, dagli ortaggi al pesce. Ci si serve da soli, si può chiedere di scaldare il cibo in microonde o consumarlo così com’è, sul piatto fornito dal gestore del locale. Niente servizio al tavolo né camerieri; c’è invece la possibilità di fare acquisti sul sito aziendale e farsi recapitare a domicilio le scatolette che Mr.Kanso ha selezionato in giro per il mondo.
La formula commerciale è semplice e ricalca un modello ampiamente diffuso in Giappone: i prodotti sono suddivisi in 9 fasce di prezzo, ciascuna contraddistinta da un colore: basta verificare l’adesivo colorato apposto su ogni barattolo per conoscerne il costo.
Prezzi economici e chiari
La scala prezzi è piuttosto ampia: si va dai 200 ai 2.000 yen (da 1,5 a 15 euro) a cui bisogna aggiungere 300-400 yen (ossia 1-3 euro) per birra, vino, saké o soft drink. Prezzi cheap, chiari e tondi. E dato che i giapponesi hanno un approccio molto disinvolto al cibo e all’alcol, qui si può mangiare a qualsiasi ora della sera e della notte, aprendo una scatoletta quando ci si concede la tradizionale bevuta alcolica dopo una giornata di lavoro o mentre si passa la serata fumando e tirando l’alba tra whisky, saké o cocktail.
Questi locali sono, infatti, a metà strada tra un bar e un fast food, dove ci si ferma dopo il lavoro, magari prima di affrontare i lunghi viaggi in metropolitana verso casa. Spesso, anche dove si passa la notte, soprattutto nei Mr. Kanso situati in zone di uffici e che restano aperti dalle 19 alle 5 del giorno successivo. In genere, invece, i Mr. Kanso aprono dalle 17 alle 24, ma alcuni specificano di chiudere solo dopo che se n’è andato l’ultimo cliente e altri fanno orari prolungati la domenica.