McCafé sceglie miscele e tostature secondo il gusto dei loro clienti. E per garantire la qualità investe sulla formazione del personale
Un clima ovattato che aiuta la concentrazione fa da contorno al consumer test che McCafé ha organizzato in collaborazione con Aicaf - Accademia italiana maestri del caffè - e Eurofins : tre gli espressi da valutare alla cieca, registrando le proprie valutazioni su un tablet. Milano, Roma e Catania sono state le tappe del tour di assaggi, a ognuna hanno partecipato cento consumatori tra i 18 e i 75 anni, che hanno confermato l’apprezzamento per le miscele utilizzate da McCafé in quanto “corpose, equilibrate, armoniche, dalla crema persistente, dal profumo intenso ed elegante”. «Abbiamo deciso di “chiudere” il cerchio - afferma Jessica Renna, product manager di McCafé - e metterci alla prova anche con i consumatori. La strategia prevede anche un controllo ravvicinato del servizio, con training ai baristi, controlli sugli store e il logo “Aicaf approved” ottenuto lo scorso maggio. Grazie a ciò, lo slogan della campagna di comunicazione all’interno dei punti vendita è incentrato sul messaggio che il nostro caffè è buono perché sostenibile (certificato Rainforest), perché testato (certificato da Aicaf) e perché piace (certificato dai consumatori)».
Tutto made in Italy
In ogni punto vendita l’offerta è illustrata dal menù board (espresso 90 centesimi, cappuccino 1 euro e 20, 1,50 grande) che propone più pacchetti, dal classico espresso+brioche (1,70 euro) a espresso o cappuccino + pane burro e marmellata (2,60 euro). La ricerca di nuove proposte è continua; in alcuni punti vendita è in fase di test un’offerta con proposte salate, come uova strapazzate con pane (e l’eventuale aggiunta di bacon) e una bevanda a scelta (3,80 euro). Nella scelta dei fornitori sono stati privilegiati marchi “locali” come Bindi, Pago, Fresystem, Italia Zuccheri e Oranfrizer. È ovviamente made in Italy il reparto caffetteria, con due miscele di Caffè Ottolina: una 100% Arabica tostata più chiara per il Centro-Nord, l’altra 80% Arabica-20% Robusta tostata più scura per il Centro-Sud di Caffè Ottolina. Il latte è Recappuccio della Centrale del Latte di Brescia e le macchine de La Cimbali e Rancilio. Nota di merito: per privilegiare la manualità della lavorazione , si è passati dalle superautomatiche alle automatiche.
La formazione
Macchine automatiche anche per il centocinquaquattresimo punto vendita in Stazione centrale a Milano. Un passaggio che passa dalla formazione del personale. «Il servizio e la cura dei dettagli sono fondamentali - afferma Nicoletta Anello, training manager di McCafé-. Insegniamo a seguire con attenzione ogni passaggio: la macinatura, la pressatura, la temperatura corretta di estrazione e di emulsione del latte. In base all’ordine, cambiano le stoviglie, per rendere il servizio sempre piacevole. La cortesia è un altro punto fermo: la mattina, il cliente riceve l’augurio di buona colazione». L’attenzione per la pulizia è definita “maniacale”; in effetti - particolare spesso trascurato - la lancia vapore è sempre priva di incrostazioni. Per motivare il personale vengono fatti incentive durante l’anno, che premiano il miglior barista, chi realizza il maggior numero di vendite o chi inventa una nuova ricetta.
Abbiamo voluto fare una prova sul campo: buono l’espresso; il cappuccino ha invece qualche macrobolla di troppo, ma per farsi perdonare il barista prende del topping al cioccolato e realizza un decoro.