La barista più in gamba d’Italia

Anna Possi
Ritratto di Anna Possi, 99 anni, titolare del Bar Centrale di Nebbiuno (No), che ha aperto l'edizione 2023 di Barawards

Fare il giornalista di Bargiornale e fare il barista sono due mestieri molto diversi, ma hanno una cosa bella in comune: regalano l'opportunità di incontrare e conoscere un sacco di persone interessanti. E qualche persona eccezionale. Come Anna Possi, per tutti la signora René, 99 anni, titolare da 65 anni del Bar Centrale di Nebbiuno (No), da 65 anni dietro il bancone tutti i giorni dell'anno. Una donna speciale, con un'energia, una curiosità, un senso dell'umorismo e una capacità comunicativa da vendere. Volevamo invitarla a Barawards, ma non ha avuto il tempo di venire: la sera va a dormire, perché la mattina alle sette deve aprire il suo bar. Non c'è Natale o Capodanno che faccia eccezione, figurarsi Barawards.

Il suo bar è un punto di ritrovo per i (pochi) abitanti del paese di 500 anime con vista sul Lago Maggiore, almeno per quelli più agée: vanno lì per passare del tempo insieme, scambiarsi idee, aggiornarsi, passare il tempo in compagnia.

Anna li intrattiene, li aggiorna, li consiglia, ci chiacchiera. Intanto, fa il (i) caffè.

Anna PossiIl pellegrinaggio quasi quotidiano che, tra fine 2023 e inizio 2024, ha reso il suo Bar Centrale di Nebbiuno una delle mete più gettonate dalle troupe televisive e dai giornalisti della carta stampata (noi di Bargiornale compresi) l'ha resa visibilmente felice.

Tanti, magari, al suo posto sarebbero infastiditi: Anna Possi no: l'ha preso - giustamente - come un tributo alla sua carriera, alla sua vita dietro al banco. Tanto da commuoversi.

Per i suoi clienti, è stata una specie di Epifania: come se tanto interesse "da fuori" avesse loro improvvisamente fatto vedere quel che il tran tran quotidiano aveva reso normale, quasi invisibile. L'eccezionalità di una persona che ora è additata come esempio. Di dedizione, di accoglienza: uno spirito indomito, animato da curiosità, interesse, voglia di scoprire. Il tutto senza doversi né volersi muovere dal suo bar.

Scrive in bella calligrafia, legge senza occhiali, ascolta senza cornetti, parla in quel modo asciutto di una volta che trasuda simpatia e saggezza.

Tra le poche cose che non conosce c'è il tempo libero. Non ne ha. Troppo curiosa per averne: nelle ore in cui non ha clienti - capita, sta aperta tutti i giorni dalle 7 alle 19 - legge (nel suo bar c'è anche un angolo per il bookcrossing, ma qui si chiama "prendi un libro, lascia un libro"), studia nuove ricette, va al computer per aggiornarsi su quel che succede nel mondo (quel che succede nei dintorni lo legge dal giornale locale e lo ascolta dai clienti).

Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Perché - come ha scritto Charles Dickens - è una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo.

 

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