Dopo aver sfiorato il trionfo negli ultimi anni, uno dei bar più amati di Roma e non solo è finalmente riuscito a ottenere il premio più ambito. L’anima dell’ospitalità street di Trastevere, guidata dal bar manager e socio Riccardo Rossi, che ormai quasi dieci anni fa si unì al team, dopo esperienze di formazione a Londra.
Bar di alto volume aperto nel 2005, non nuovo anche alle classifiche internazionali (classificato al numero 86 nei World’s 50 Best Bars 2022), ha da poco raddoppiato in zona Prati con Freni e Frizioni Draft, che punta su bevande alla spina e pizze di qualità. Un bar, come dovrebbe essere: «Per dimenticare, per festeggiare, per aggregarsi e stare bene: il bar è luogo per tutti, e l’obiettivo di chi ci lavora dovrebbe essere il benessere degli ospiti, sempre. Sembra scontato, ma è meno frequente di quanto si pensi».
Locale ad affluenza importante, che tiene però sempre alta la qualità in miscelazione, Freni e Frizioni ha saputo tenersi al passo con i tempi egregiamente, senza in realtà mai cambiare: «È una delle chiavi di volta di tutto il nostro lavoro: quello che va bene oggi potrebbe non andare bene tra tre anni. Noi non ci siamo mai accontentati, anche quando abbiamo iniziato a vedere risultati di prestigio, ma non abbiamo mai perso la nostra identità: un bar di quartiere, in fondo, votato ai livelli più alti». Premiato quindi un cocktail bar che della semplicità fa la sua firma, e Rossi pare intravedere un futuro su questi binari: «Dopo anni di miscelazione a tratti estrema, sperimentazioni continue e quasi eccessive, stiamo tornando a un bere più diretto e meno complicato, dagli ingredienti ai bicchieri. È giusto impegnarsi su tecniche innovative e complesse, ma non bisogna tralasciare di coltivare il classico». Freni e Frizioni è il cocktail bar migliore d’Italia? «Lo è per chi ci ha votato e sostenuto, ed è forse la cosa più importante in assoluto».
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