Immaginate di sorseggiare un’Antica Cuvée Riserva 5 anni tra le barrique in cui le vinacce fresche sono state lungamente invecchiate. Vi avvolgono, sprigionati dalle 1960 botti in legno, profumi di ciliegio selvatico, frassino, rovere, acacia, ex-Sherry, limousine e grésigne; dai 12 alambicchi discontinui a vapore in rame, preziosi per una distillazione che preservi i sapori del vitigno d’origine, il Coro del Friuli Venezia Giulia, accompagnato dalle coreografie del Manos Blancas del Friuli, intona il “Libiamo ne’ lieti calici” di Verdi; le luci si fanno soffuse: che la cerimonia abbia inizio!
È in questa atmosfera, regalata da una delle cinque distillerie artigianali di famiglia a Ronchi di Percoto (Udine), che si è svolta la quarantaduesima edizione del Premio Nonino, istituito nel 1977 da Giannola e Benito Nonino per celebrare la cultura contadina friulana.
La giuria, presieduta da Vidiadhar Surajprasad Naipaul, Nobel per la letteratura 2001, quest’anno ha premiato l’archeologa arborea Isabella Dalla Ragione (Premio Nonino Risit D’aur - Barbatella d’Oro 2017), l’autore di culto francese Pierre Michon (Premio Internazionale Nonino 2017), l’accademico britannico Cyprian Broodbank (Premio Nonino 2017) e il filosofo John Gray (Premio Nonino 2017 a “Un Maestro del nostro tempo”).
I discorsi dei premiati hanno rappresentato un vero e proprio inno alla realtà della civiltà contadina che, con le sue fragilità e la sua autenticità, combatte una globalizzazione e una disumanizzazione dell’economia che rischiano di annullare le diversità fondamentali per le tradizioni.
La famiglia Nonino, composta da Benito e Giannola, dalle loro figlie Antonella, Elisabetta e Cristina, e dai numerosi nipoti, ha accolto i 600 ospiti nella propria realtà per una giornata indimenticabile, all’insegna del buon bere e della qualità.
Numerose le personalità del mondo della ristorazione, tra cui spiccano lo chef stellato Joe Bastianich, il docente di Management aziendale al Master della cucina italiana Raffaele Alajmo, Andrea Illy e Simone Caporale, International bartender of the year 2014 a Tales of the cocktail ed esperto di mixologia di fama mondiale, che è volato a sorpresa da Londra su richiesta di Antonella, Cristina ed Elisabetta per preparare a mamma Giannola il suo celebre Tiki Pirus, presentato per la prima volta in occasione della masterclass organizzata da Trieste Live Bar lo scorso novembre. Un originalissimo twist del Mai Tai, in cui la dolcezza e il profumo del Pirus Nonino (100% Distillato con Pere Williams della Val Venosta) ben si amalgamano alle note agrumate del lime, impreziosito dall’aggiunta di una spolverata di passion fruit, per un tocco di acidità.
Eccellente anche il menu, che ha visto la selezione delle portate friulane accompagnarsi a balli in costume e alla degustazione dei distillati Nonino, tra cui l’aristocratica “regina delle grappe”: Picolit Cru, creata nel 1973 da Benito e Giannola, che rivoluzionarono la categoria dando vita alla prima grappa monovitigno.
A concludere il banchetto, dopo l’ormai celebre rottura del torrone Canelin di Visone da parte di Benito, un brindisi con l’Amaro Nonino, dagli accenti di mango e liquirizia, e sigari aromatizzati alla grappa.
Salute!