Eravamo rimasti che avevano lasciato il timone dell’Artesian di Londra per dar vita a una serie di nuovi progetti. Ed eccoli Simone Caporale e Alex Kratena annunciare il lancio di P(our), una fondazione no-profit che nasce con l’obiettivo di creare una comunità globale del mondo del bere, e del P(our) Symposium, una due giorni di incontri che si svolgerà a Parigi il prossimo giugno.
Alla base di questo nuovo progetto vi è la convinzione che attraverso la condivisione di conoscenze e lo scambio di idee e ispirazioni sia possibile reinventare il mondo del bere, e creare un futuro più luminoso e sostenibile per questo settore e per i suoi professionisti. Un lavoro da portare avanti non solo con la comunità del bartending ma coinvolgendo tutte le professionalità del beverage, baristi, sommelier, birrai, distillatori e produttori di vino: insomma una comunità trasversale a tutto il comparto.
Un programma condiviso dagli altri fondatori del collettivo. Ad accompagnare i due bartender in questa nuova avventura, infatti, ci sono altri big mondiali del settore, quali Ryan Chetiyawardana proprietario del White Lyan e del Dandelion di Londra, Jim Meehan del Please Don't Tell (Pdt) di New York, Xavier Padovani fondatore e direttore di Orfeus, un’agenzia di brand-buildind con sede a Londra, Joerg Meyer di Le Lion e di The Boilerman di Amburgo e la barlady norvegese Monica Berg.
Culmine di questo lavoro sarà il simposio annuale dove i più influenti bartender e professionisti a livello mondiale si incontreranno per discutere insieme i possibili sviluppi del settore, presentare nuove idee che possano ispirare l’azione pratica. Il primo P(our) Symposium avrà luogo il 19 e il 20 giugno a Parigi a La maison Rouge (Boulevard de la Bastille, 10) nell’ambito di Cocktails & Spirits, il salone europeo delle nuove tendenze del bere che ha collaborato alla realizzazione dell’evento. Il tema dell'incontro è The Modern Bartender e, partendo dall’analisi dell’evoluzione del ruolo del bartender negli ultimi anni, si cercherà di individuare le nuove sfide che attendono questa figura e le possibilità di valorizzarla.
Parte integrante del progetto è la piattaforma digitale, il sito www.pourdrink.org (che sarà online dall’11 maggio), dove verranno condivisi tutti i frutti di queste riflessioni, e dei vari incontri che P(our) organizzerà, attraverso la pubblicazione di video, articoli, presentazioni e delle registrazioni integrali degli eventi.
Altra linea guida del progetto è la totale e completa indipendenza, programma che la comunità manifesta già nel nome. P(our) nasce infatti dall’unione delle due parole inglesi our (nostro) e pure (puro): questo significa che tutti i soldi raccolti con le donazioni verranno impiegati per la produzione di eventi, mentre tutte le persone coinvolte nell’organizzazione del simposio e nella cura della piattaforma lo faranno a titolo gratuito.
La partecipazione al simposio è gratuita. Ulteriori informazioni su come registrarsi disponibili sul sito www.pourdrink.org a partire dall’11 maggio.