Dopo un primo trimestre, se non brillante, di certo molto incoraggiante, il mercato del fuori casa ha segnato una battura d’arresto ad aprile. I dati riportati nel report della società di ricerche Formind, ed elaborati incrociando i dati di consumo, raccolti nei singoli punti vendita con lo strumento Mindforhoreca, e le preferenze dei consumatori, monitorate attraverso le indagini de La Piramide dei Consumi, vedono i consumi di bevande e food attestati sostanzialmente sui valori dello stesso mese dell’anno precedente.
Calma piatta in particolare per il comparto beverage, dove la variazione in termini di volumi rispetto a 12 mesi fa è davvero microscopica, pari allo 0,05%. Più consistente quella a valore, dove l’incremento è stato invece quasi di un punto e mezzo in percentuale (per la precisione 1,47%).
A suscitare qualche apprensione è il canale bar, che ha visto un brusco calo dei volumi di vendite, calo recuperato grazie alla tenuta della ristorazione e dell’intrattenimento. A livello geografico, invece, l’unica area a registrare un incremento è quella del Centro Italia, mentre nel resto del paese i consumi sono rimasti stabili o hanno mostrato il segno negativo.
Migliore la situazione per quanto riguarda il food service, che invece era stato in costante sofferenza nei primi due mesi dell’anno. I consumi sono cresciuti dello 0,72% a volume e dell’1,05% a valore.
Un dato che deve molto alle ottime performance registrare nel Nord Ovest d’Italia, che ha compensato il netto calo del Nord Est. Bene anche, seppur su livelli non eccezionali, l’andamento del mercato nelle aree del Centro e del Sud.