Allegata al quotidiano Il Sole 24 Ore, sabato 27 ottobre è in uscita la nuova guida di Davide Paolini dedicata ai mastri birrai, ai brewpub e alle nuove birre italiane per palati raffinati.
Prosegue con successo la vendita delle dodici guide gastronomiche allegate ogni sabato al quotidiano Il Sole 24 Ore (7,90 €), a cura del giornalista specializzato Davide Paolini.
Una raccolta che fornisce utili indicazioni a chi viaggia, con indirizzi selezionati secondo lo spirito del “gastronauta” Paolini, ovvero mangiare con la propria testa, fuggendo dai soliti luoghi comuni culinari. Ogni uscita offre una descrizione del luogo, la specialità di casa, l’indirizzo. Naturalmente tutti i locali sono stati visitati e testati personalmente da Paolini e dal suo staff e rappresentano una selezione dei migliori luoghi del gusto nazionale.
Sono già usciti i numeri dedicati a:
Trattorie (22 settembre)
Pizzerie (29 settembre)
Gelaterie (6 ottobre)
Paninoteche e street food (13 ottobre)
Pasticcerie Golose (20 ottobre).
Questa settimana è la volta di Birre Artigianali (27 ottobre), mentre la prossima settimana uscirà Vini “best price” (3 novembre), alla quale seguiranno:
Boutique del gusto (10 novembre)
Artigiani del cibo (nord: 17 novembre)
Artigiani del cibo (centro e isole: 24 novembre)
Artigiani del cibo (sud: 1 dicembre)
Sagre e feste tradizionali (8 dicembre).
Prefazione dell’autore al volume Birre Artigianali
“Chi l’avrebbe mai immaginato 15-20 anni fa che nel Buon Paese, negli anni Duemila la birra sarebbe diventata una delle bevande di successo per palati raffinati e avrebbe anchecreato un vero e proprio movimento di appassionati. Tutto questo è successo, oggi la birra “artigianale made in Italy” è una realtà consolidata con grandi riconoscimenti nel mondo per la qualità delle sue produzioni, in alcuni casi originali al punto di utilizzare prodotti del territorio. Un plus questo importante perché segna ciò che di meglio esprime il Paese.
In fondo, però, è anche una riscoperta di una storia produttiva della birra d’antan soprattutto positiva in un
momento in cui forse mancano nuove iniziative creando nuova e inespressa imprenditorialità.
Il mercato della birra artigianale è in forte espansione con un moltiplicarsi di nuove realtà, grazie anche ad alcuni giovani mastri birrai che hanno trascinato il movimento, dimostrando anche le potenzialità di un nuovo settore imprenditoriale. Questo riscoperto amore, innestato nella cultura gastronomica italiana, ci regala oggi birre di enorme successo, che non sono bevande dissetanti e ghiacciate ma un prodotto vivo nel nostro Paese ancora, forse poco conosciuto, sebbene le birre artigianali siano entrate nelle carte dei ristoranti, in particolare dei locali di qualità, servite con accostamenti studiati ad hoc per i piatti dei menu.
I nostri birrai hanno sviluppato vere unicità grazie alla passione, all’uso di elementi caratteristici del territorio, alla fantasia e alla mancanza di una rigida tradizione.
Nascono, così, birre alle castagne, ai cereali più inusuali, alla frutta e naturalmente all’uva. La fisiologica
contaminazione della dominante tradizione vinicola ha, infatti, contribuito in maniera decisiva allo sviluppo del settore, sia nei prodotti che nel consumo.
Questa guida non ha la presunzione di elencare i migliori birrifici d’Italia, né vuole assegnare loro punteggi; si è piuttosto cercato di offrire una panoramica su questo vivace e inesplorato ambiente; produttori di pregio, brewpub che propongono una ristorazione di ricerca e alcuni locali che, pur non avendo proprie produzioni, trattano solo birre di qualità.
Dunque non abbiamo usato il solo criterio del pregio, ma anche quello del ruolo svolto nella divulgazione della giovane cultura birraria italiana, cercando di promuovere la diffusione dell’amore per le buone birre”.