Apre il 9 novembre e fa già molto parlare di sè. È Garage Italia a Milano in piazzale Accursio, che abbiamo avuto l’occasione di visitare in anteprima. E che abbiamo trovato divertente, interessante, unico, oltre che bella vetrina del made in Italy. E non poteva essere diversamente, visti gli assi che questo luogo - che assomma molte “anime” - può vantare. La spinta propulsiva è partita da Lapo Elkann, che ha intravisto le potenzialità di quella che era negli anni ’50 una stazione di servizio, assistenza ed esposizione auto di Supercortemaggiore, poi dagli anni ’90 abbandonata e in totale degrado. L’imprenditore ne ha rilevato la proprietà, per farne un “hub creativo”, che ospita a suo interno un bar e ristorante curati dallo chef Carlo Cracco (e quotidianamente gestiti dal suo sous chef Gabriele Faggionato).
«Milano ha l’onere e l’onore di rappresentare l’ammiraglia del rinascimento italiano nel panorama globale - dichiara Elkann in una nota alla stampa - relazionandosi attivamente con gli altri centri culturali e imprenditoriali nel mondo. Ed è per questo motivo che ho voluto realizzare uno spazio per condividere, creare e assaporare il meglio del nostro Paese, riunendo sotto lo stesso tetto le eccellenze italiane nel settore della creatività, del design, del motion e del food».
Ci sono voluti tre anni di lavori sotto la guida dell’architetto Michele De Lucchi, che in parte ha attuato restauri conservativi, in parte ha rivoluzionato gli spazi (1.700 mq) che si suddividono in due piani fuori terra e un piano interrato, dedicato ai servizi e ai locali per lo staff. L’impatto visivo è notevole sin dall’ingresso: un motoscafo Riva è parcheggiato in quello che dalla prossima estate sarà il dehors, mentre un luccicante, piccolo aereo privato fa bella mostra sul lato di Corso Sempione. Ma la vera sorpresa è all’ingresso, dove campeggia un grande banco bar rosso Ferrari, mentre dal soffitto penzolano oltre 1.000 modellini di auto, a creare una scenografica “nuvola” coloratissima e originale. Qui si parte con le colazioni del mattino (Garage Italia è aperto dalle 9,30 alle 2 di notte, tutti i giorni), per poi passare al pranzo (ancora non conosciamo a fondo il menu, ma per certo non mancheranno diverse versioni di hamburger gourmet) o all’aperitivo (la carta dei cocktail è curata da Filippo Sisti, bartender di Carlo e Camilla in Segheria). Proseguendo si arriva alla zona centrale, il fulcro creativo di Garage Italia, dedicata alla Materioteca, dove è possibile toccare con mano tutti i materiali che possono essere utilizzati per la personalizzazione di una vettura: su una intera parete, infatti, una grande libreria mostra la qualità e la varietà cromatica delle lamiere verniciate, dei tessuti e delle pelli disponibili.
Salendo al piano superiore – su gradini di cemento decorati con l’impronta di un battistrada – si arriva al ristorante di Garage Italia: qui, al centro di un’unica grande sala panoramica, è stata collocata una Ferrari 250 Gto, trasformata in una cocktail station. Anche qui bisogna guardare in alto: una pista elettrica di macchinine giocattolo decora il soffitto, con 35 m di pista e 22 modellini di F1. Questo è il luogo del ristorante gourmet firmato da Carlo Cracco, una cinquantina di coperti (mise en place Richard Ginori e Mepra), a cui si aggiungono quelli del Riva Privé, allestito con lo stile, i materiali e i colori del famoso motoscafo Riva Aquarama. «Nel ristorante si troverà la tradizione italiana e la grande tradizione regionale - dice chef Cracco - ma soprattutto la legheremo ai racconti che mi ha fatto Lapo sui piatti storici della sua famiglia, ad esempio sull’insalata dell’Avvocato, e su questi ricordi abbiamo creato un menu che ha la forma di un contagiri, su cui si possono scegliere i piatti». Qualche esempio? Il Triangolo delle Bermuda (panna cotta al latte di cocco), i Tortellini Enzo (tortellini ripieni di cavolfiore, funghi, crema di topinambur serviti su brodo di Parmigiano) o la Caponata Ayrton (caponata di verdure, crema di peperoni, caviale di melanzane, pinoli, basilico e pomodorini). Con uno scontrino che si aggira (vini esclusi) tra i 60 e i 70 euro. E in estate si potrà cenare nello scenografico terrazzo arredato a verde, sentendosi come in un grande giardino. E per gli ospiti che vogliono chiudere l’esperienza gastronomica con un brivido agonistico, basta tornare al piano terreno ed entrare nella stanza dedicata al simulatore di guida, dove potranno provare l’emozione virtuale di guidare una Ferrari, sullo stesso simulatore di guida utilizzato per formare i piloti che corrono nel campionato GT.