Nasce l’Accademia dal Piston, Barbera piacentina da bere nella scudlei, la scodellina bianca smaltata simbolo di un territorio e di un modo più normale di approcciarsi al vino
Una piccola premessa: questo articolo è scritto in evidente stato di conflitto di interesse, dato che chi lo scrive fa parte egli stesso (anche se cooptato a sua iniziale insaputa, tessera 047) della neonata accademia in oggetto. Però il lettore stia tranquillo. Chi scrive non ha ricevuto denaro o beni materiali per convincersi a scrivere. E dunque il conflitto ha ben pochi interessi in ballo. Se non quello di una buona idea che vi andiamo a raccontare.
Sodalizio che promuove tradizioni e territorio
L’accademia è quella “dal Piston”, ovvero una Barbera dei Colli Piacentini Doc prodotta dall’azienda vitivinicola Il Poggiarello di Scrivellano di Tavo, in provincia di Piacenza. Messa così sembrerebbe una notiziola tra le tante, ovvero dei produttori un po’ furbi che cercano di far parlare di sé con un’iniziativa nemmeno troppo originale, anche considerato il fatto che la Barbera in questione viene prodotta in poche migliaia di bottiglie e solo in magnum (che i piacentini chiamano appunto piston), formato che molti ristoratori non amano nemmeno in modo particolare. E allora? E allora l’idea è più ampia di quello che sembra. Non solo libera associazione di amici che promuove un vino, ma progetto di promozione del territorio e della tradizione enogastromomica del territorio. Tradizione che viene ripresa con la scodella, la scudlei, tradizionalmente usata nei dintorni di Piacenza per degustare, anzi, per bere il vino, messa in bella mostra già nell’etichetta del vino. Una bella scodella bianca smaltata come quella che usavamo da piccoli per bere il caffellatte. La quale, pure se ne fa un baffo degli aromi del vino, è capace di creare convivialità grazie proprio alla sua aura ancestrale, e quindi rassicurante. Ma torniamo all’Accademia che, ovviamente, non poteva non dotarsi di uno statuto. E così ha fatto il sodalizio, che lo ha largamente improntato a un modo diverso e meno formale di bere come di rapportarsi alla vita quotidiana.
Statuto e iniziative promozionali
«Il Piston - c’è scritto nella carta fondativa - è un vino che va bevuto in compagnia di qualche amico, davanti ad una fetta di salame o giocando una rumorosa briscola». I soci si impegnano inoltre a “tramandare i valori dell’amicizia e della qualità contenuti in ogni “scudlei” di questo vino”. Impegni per i soci? Anche quello di diffondere l’uso e la mentalità della scodellina smaltata. Un simbolo di convivialità in un mondo, come quello del vino, dove sono in molti a prendersi troppo sul serio.
Ma non solo questo ovviamente: la cantina del Poggiarello è spesso sede di eventi legati al vino e in generale alla produzione piacentina. Lo scorso ottobre, per esempio, presso la sede aziendale è stato presentato il volume “L'analisi sensoriale dei salumi dop piacentini” di Alessandra Scansani. Quasi ovvio dire che il Poggiarello condivide la filosofia del Movimento del turismo del vino a cui aderisce fin dalla sua fondazione.