Consumatori e aziende pensano all’ecologia: arrivano bottiglie ultra leggere, imballaggi biodegradabili e plastica solubile
Una delle principali spinte all'acquisto di un prodotto alimentare è la confezione, in particolare il suo colore e la sua forma. Sono questi due aspetti a condizionare maggiormente la scelta di un prodotto nei locali pubblici, con l'aggiunta, per quanto riguarda gli scaffali dei supermercati, di eventuali promozioni o sconti.
L'osservatorio PackWatch (www.packwatch.com), a fine 2006, ha condotto un'indagine approfondita sulle decisioni dei consumatori attraverso il packaging. Per ogni prodotto alimentare, ha rivelato PackWatch, il potenziale acquirente è colpito da caratteristiche diverse. Per esempio, pasta, riso, caffè, zucchero e tè sono scelti soprattutto attraverso i colori della confezione, mentre per merendine, biscotti e surgelati il criterio di selezione è determinato soprattutto dalle foto o dalle immagini utilizzate. La forma del pack guida invece l'acquisto per quanto riguarda yogurt, bibite, succhi di frutta e formaggi freschi.
Le cose, però, stanno cambiando: pur restando valido l'appeal cromatico, sta prendendo piede un atteggiamento più rispettoso dell'ambiente nel progetto delle confezioni. Gli imballaggi, comprese scatole e involucri, costituiscono la voce principale, in volume, tra quelle che vanno a comporre i rifiuti che produciamo. Ecco allora che si moltiplicano gli esperimenti ecosostenbili.
Sidel, multinazionale del packaging, ha sviluppato una bottiglia per acqua minerale che pesa appena 9,9 g e che lo scorso settembre ha vinto il premio per la miglior innovazione dell'anno nel settore imballaggi, al Global Bottled Water Congress di Città del Messico. Leggerezza in questo caso significa meno materiale impiegato e meno sprechi. Wolfgang Puck, lo chef dei divi di Hollywood, ha deciso di confezionare le sue linee di prodotti rivolgendosi a Earthpack (www.earthpack.com), società americana che dal 1989 realizza imballaggi da materiali riciclati.
Stessa filosofia per il gruppo finlandese Huhtamaki (www. huhtamaki.it), che ha realizzato confezioni alimentari monouso completamente biodegradabili (nella foto). Il gruppo australiano Plantic (www.plantic.com.au) ha brevettato una plastica per alimenti che si dissolve in acqua. Non è un caso, del resto, che l'Istituto italiano dell'imballaggio (www.istitutoimballaggio.it), che ogni anno assegna l'Oscar per il miglior packaging, abbia stabilito come sezione più importante del suo concorso quella dedicata all'ambiente.