In principio era caffè e cappuccino. Ora anche birra, vino e cibi freschi. E anche tecnologia. Parte da Londra la rivoluzione di Starbucks con la recente apertura dello Starbucks Reserve Bar, il primo della catena di store in Europa a servire alcolici e piatti freschi.
Un progetto pilota con la quale la compagnia di Seattle punta a riposizionare la propria offerta per conquistare un nuovo segmento di mercato. Segmento che comprende una potenziale clientela costituita non solo da consumatori di caffè e, per quanto riguarda questa categoria, gli appassionati del caffè di qualità.
Situato a Upper St Martin’s Lane, nelle immediate vicinanze di Covent Garden, quartiere ricco di teatri, ristoranti, locali notturni e una dei principali luoghi di attrazione turistica della capitale britannica, Starbucks Reserve Bar comprende nella propria offerta una ricca carta di vini, provenienti soprattutto dalla California e dallo stato di Washington, e una selezione di birre di produzione locale, serviti dalle 16 alle 21. Una vera rivoluzione per la principale catena di coffe shop del mondo.
A questo si accompagna, altra novità, la proposta di piatti freschi, oltre alla tradizionale offerta di dessert e prodotti di pasticceria, preparati al momento nella piccola cucina del locale e che vanno dalle insalate ai taglieri di formaggi e salumi, piedini di gamberi, brasati di carni per l’ora di pranzo e per la cena. Insomma, Starbucks si trasforma, abbandonando l’idea della semplice caffetteria, per diventare un locale dove poter consumare pasti, cene e trascorrere la sera.
Ma la rivoluzione tocca anche lo stesso modello di caffetteria che ha finora contraddistinto la catena americana. L’idea è infatti quella di attirare anche gli amanti del caffè di qualità, disposti a pagare qualcosa in più, in questo caso anche fino a 6 sterline, per un prodotto più ricercato. La tradizionale offerta di espressi e cappuccini si arricchisce di nuove proposte, che vanno dai blend esclusivi a differenti metodi di estrazione, quali il Chemex, il Clover e il Syphon, per offrire una vetrina e un'esperienza piacevole al consumatore, grazie anche a un’atmosfera e a spazi di consumo più confortevoli, secondo un modello che si ispira ai bar dell’Italia degli anni Cinquanta, a cui si rifanno anche molti caffè alla moda di Soho, altro quartiere di tendenza a Londra.
Ma non è finita. A caratterizzare il nuovo locale è anche la forte inclinazione alluso della tecnologia. Le ordinazioni vengono raccolte su tablet da camerieri che girano all’interno dello store (un’applicazione per IPhone consente di effettuare ordinazioni anche dall’esterno del locale) in modo da evitare file, mentre il menu è su uno schermo elettronico che si aggiorna in continuazione. La caffetteria è inoltre dotata di connessione wi-fi e ogni tavolo di dispositivo per la ricarica delle batterie di pc e Iphone.