Dedica un cocktail a Roma. Questo il tema del concorso organizzato da Bargiornale all’Around Bar Roma Show. Seicento le candidature, ottanta i grandi barman selezionati
C’era Angelo Carpentieri, maestro di decorazione, capace di trasformare le carote in pappagalli e le rape in rondini. Sulla stessa pedana, allestita all’Around Bar Roma Show, c’era Marco Martines, un talento che si è divertito a elaborare “alla romana” il Monkey Gland: con la sambuca al posto dell’assenzio.
E tra gli 80 concorrenti, selezionati tra 600 candidati, c’era pure il campione Gianni Leone coi suoi slushie, cubetti di ghiaccio con verdure nel cuore.
Grandi talenti in gara
Giudici di “Dedica un cocktail a Roma”, di scena a novembre alla Fiera di Roma, il presidente onorario Iba Umberto Caselli, “The Maestro” Salvatore Calabrese da Londra e l’Associazione romana sommelier.
Si tratta di un concorso che segna il ritorno di Bargiornale, dopo tre anni di pausa, al mondo delle gare di cocktail. Sulla pedana, davanti allo sguardo vigile del direttore di Bar University Oscar Cavallera, hanno shakerato oltre a quelli citati, altri protagonisti del bere miscelato italiano. Parliamo di Gianluca Alessi, Domenico Randazzo, Michele Piagno, Gino Benvegnù, Silvia Tomoleoni, Vito Caputo, Ugo Perrone, Davide Garazzini, Laura Ceccacci (neo vincitrice del Cedrini), Luca Rossi, Fabio Marinoni, Giancarlo Bianchedi, Antonio Mistichelli e di altri ancora. La giuria, e lo sponsor Pallini, hanno votato per Gionata Repetti del Nevada Café di Borgonovo Valtidone (Pc). Il suo drink dopo la vittoria è stato ribattezzato Cocktail Roma 2011, ma il titolo originale era Eur Orange. La base è vodka, il resto lo fanno gli agrumi e soprattutto lo yogurt. Prima di assaggiarlo si pensava fosse un calesse, invece è stato amore. Lo dice un giudice dal palato brut. In pratica si trattava di un lassi indiano - la tipica bevanda fredda indiana con yogurt, ghiaccio, spezie e frutta - in versione alcolica. “Un doppio cocktail, proponibile in ogni momento della giornata, con un elevato grado di adattabilità e trasversalità, capace di lasciare il palato fresco e pulito”, esattamente come prevedeva al regolamento. L’appuntamento ora è per l’edizione 2012.