Attenzione al benessere e predilezione per la naturalità, in particolare per i prodotti bio. Sono queste le principali tendenze che orientano sempre più le scelte degli italiani a colazione. A raccontarlo sono i dati dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che per la sua terza edizione ha realizzato un approfondimento dedicato al primo pasto della giornata, attraverso l’analisi delle informazioni presenti sulle etichette di 54.300 prodotti alimentari di largo destinati alla colazione incrociate con i dati delle vendite mass market relativi al 2017. Analisi preziosa anche per il gestore bar, in quanto mette in luce le tendenze emergenti fornendo utili indicazioni per aiutare a rinnovare o ampliare l’offerta con prodotti in linea con le nuove esigenze dei consumatori.
E i dati dicono mostrano una chiara predilezione per alimenti improntati al benessere e al salutismo, spingendo a un incremento della spesa di alimenti privi di componenti ritenute critiche (free from), o ricchi o arricchiti di sostanze benefiche (rich in), e di prodotti biologici, confermando così le tendenze di fondo nell’approccio alla spesa alimentare rilevate dall’Osservatorio Immagino nel precedente report.
Nella predilezione degli italiani, al primo posto troviamo i free from, categoria che ha totalizzato il 42,1% delle vendite nell’area della prima colazione, con una crescita del 3,8% riaspetto al 2016. Seguono, con una quota del 16,1% ognuno, i prodotti rich in, che hanno registrato un incremento delle vendite del 3%, e quelli che sottolineano la loro italianità, cresciuti dell’1%. Ma molto bene vanno anche i prodotti con bollini e certificazioni relativi a origine o sostenibilità, che totalizzano il 15,9% delle vendite e una crescita di 2 punti in percentuale, e quelli che in etichetta hanno richiami al mondo del lifestyle, questi ultimi addirittura con un incremento del 5% sul 2016 e ora attestati al 12,8% delle vendite. Chiudono la classifica, con una quota di mercato del 12,2%, ma anche in questo caso con un trend di crescita significativo, pari al 3,9%, gli alimenti destinati a persone con intolleranze alimentari, con in particolare le vendite degli alimenti “senza glutine” cresciute del 6,2%.
Andando un po’ più nello specifico dei prodotti, al primo posto troviamo quelli “senza olio di palma”, che hanno raggiunto una quota a valore del 27,1% sulle vendite, seguiti dai prodotti “con fibre” (7,4% di quota e +4,6% sull’anno precedente) e “integrali”, con una quota del 7,2% e un incremento del 4,3%. A far registrare i maggiori tassi di crescita rispetto al 2016 sono stati però gli alimenti con zucchero di canna (17,2%), “senza olio di palma” (13,1%), “senza zuccheri aggiunti” (+10,6%), con farina di riso (9,8%), quelli “con pochi grassi” (8,3%) e i biologici (8,3%).
Altro importante trend emergente, inoltre, che ancora una volta conferma l’attenzione all’aspetto salutistico dei prodotti, è il debutto anche nella prima colazione di alcuni superfood, in particolare di prodotti che contengono avena, semi di lino e semi di chia, ma anche quinoa, zenzero, farina di mais e cannella.