Sempre maggiore nel fuori casa il consumo di prodotti vegetali alternativi alle proteine della carne. A guidarne la richiesta l’aumento di persone che adottano una dieta flexitariana, cioè che pur seguendo un regime alimentare principalmente vegetale non rinunciano del tutto alle proteine animali.
Secondo una ricerca svolta da Circana, azienda leader nella gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore, nata dalla fusione tra IRI e The NPD Group, il consumo di tali prodotti, in bar, pub, caffe e fast food, ha subito un aumento del 48 % rispetto al 2019, andando ad occupare una quota di mercato lasciata libera dei prodotti proteici delle altre categorie. Tra questi il maiale quello che ha registrato la maggiore decrescita lasciando sul campo quasi il 16%, seguito dai frutti di mare con un meno 13%, e da manzo e pollo (-5% a testa), scesa complessivamente del 20% la carne di altro tipo.
Tale tendenza in ambito horeca è dettata anche da una maggiore attenzione da parte dei consumatori a che il cibo sia più sostenibile, più sano e cruelty-free, quasi la metà dei consumatori europei ha affermato di prediligere locali con un menù sostenibile, Italia in testa con il 56% degli intervistati allineati.
Gli hamburger vegetali guidano la crescita del reparto
L’ hamburger, unico nel segmento carne ad avere registrato un aumento a partire dal 2019, anche in questo caso ha visto, in percentuale, crescere maggiormente il comparto relativo al vegetale aumentando di oltre il 20% dall’inizio dell’anno e addirittura del 90% rispetto allo stesso periodo negli ultimi quattro anni. Questa crescita rappresenta da sola il 25% dell’aumento del comparto hamburger nel fuori casa. Tutto ciò è dettato secondo Jochen Pinsker, Senior Vice President di European Foodservice di Circana, dalla maggiore appetibilità di tali prodotti negli anni “Il mercato dei prodotti a base vegetale, in particolare gli hamburger, sta registrando una crescita significativa e si prevede che tale slancio si manterrà per tutto il 2024. Questo accade anche perché qualità, sapore e consistenza dei prodotti a base vegetale sono migliorati significativamente a qualche anno fa”.
Un futuro più vegetale
Quindi, come detto, le alternative a base vegetale nel settore del fuori casa stanno guadagnando terreno in modo significativo. Mostrando una previsione di spesa di 338 miliardi di euro nel mercato europeo della ristorazione entro il 2024, il trend verso opzioni alimentari sostenibili è evidente, con un aumento notevole nei canali a servizio veloce. Sebbene il numero di vegetariani e vegani in Europa si preveda rimanga stabile, la crescente popolarità dei flexitariani, stimati a circa 56 milioni di consumatori, offre un potenziale considerevole. In particolare, i consumatori più giovani, avvicinati alle alternative a base vegetale, potrebbero catalizzare una crescita a lungo termine per tali prodotti. Un cambiamento notevole è anche evidente nei costi, poiché le alternative a base vegetale stanno diventando sempre più competitive, prospettando un futuro in cui potrebbero addirittura essere più convenienti rispetto alle controparti a base di carne. Questa trasformazione riflette non solo una preferenza per scelte alimentari più sostenibili, ma anche un cambiamento radicale nella percezione e nell'accessibilità delle alternative a base vegetale nel contesto della ristorazione moderna.