Grandi afflussi nel dopocena e un buon lavoro sull'aperitivo: i locali anconetani lavorano soprattutto d'estate, dal tardo pomeriggio in avanti, con scontrini medi interessanti.
Tanto lavoro serale, (relativamente) poco lavoro diurno: per i bar della provincia di Ancona, aperitivo e dopocena sono occasioni di consumo di grande rilievo; insieme producono un terzo delle visite complessive dei locali, contro una media nazionale inferiore al 25%. «La caratteristica dei bar di questa provincia - afferma Barbara Mutti, analista di TradeLab - è una focalizzazione stagionale dell’attività molto superiore alla media nazionale. Merito di un turismo “fedele”, fatto di persone che tendono a una più lunga permanenza rispetto ad altre zone marine d’Italia, e anche di una certa vitalità della popolazione locale, abituata a uscire e consumare».
I bar della zona dimostrano di saper accogliere e assecondare la voglia di fuori casa di turisti e residenti soprattutto durante la bella stagione: oltre il 74% offrono infatti posti a sedere nel dehors esterno, un dato decisamente più alto rispetto alla media nazionale. Parlando di attività serale, non bisogna pensare solo a cocktail bar e discoteche: «Nella zona registriamo un buon numero di pasticcerie e gelaterie artigianali che lavorano molto anche di sera» spiega Mutti. Che sottolinea un interessante segno di modernità dei gestori: «Il numero di bar con la propria pagina Facebook è superiore alla media, come sempre avviene nella fascia di locali attivi soprattutto di sera».
Dopocena affollati
Il dopocena è, in assoluto, il momento di consumo che più caratterizza i locali di Ancona e provincia: nella fascia serale, infatti, si concentrano il 17,4% dei clienti totali: un valore di oltre otto punti superiore alla media nazionale. Buono anche il “movimento” legato all’aperitivo, che mette insieme oltre il 15% della clientela, oltre due punti in più del valore Italia.
Aperitivi ricchi
«Il vino è il vero protagonista dell’aperitivo nei bar della provincia di Ancona - spiega Mutti -; in generale, si tratta di aperitivi più “ricchi”, in termini di ricavi, rispetto alla media nazionale, visto che oltre il 60% dei locali dichiara uno scontrino medio superiore ai 4 euro contro un 45% del totale Italia».
Nonostante questo, l’esperta di TradeLab intravede ulteriori possibilità di sviluppo: «C’è un buono spazio di crescita per chi decide di spingere sulla specializzazione, allestendo un’offerta più strutturata. Il mondo dei cocktail, per esempio, è ancora poco presente». Spingere sulla proposta di cocktail, quindi, magari in abbinamento a una proposta food più ricercata, può essere per alcuni locali una strada interessante per provare ad alzare ulteriormente lo scontrino medio legato all’aperitivo.
Se l’attività serale rappresenta un punto di forza dei bar della provincia di Ancona, altrettanto non si può dire per il giorno: se la colazione risulta poco sviluppata, il pranzo sembra quasi trascurato. Con un’indicazione interessante: se a livello complessivo la clientela del pranzo è molto inferiore rispetto al dato nazionale, è importante notare come i bar che puntano sul pranzo riescano a spuntare, in media, uno scontrino medio abbastanza elevato: per il 37% dei rispondenti, infatti, ogni pranzo fa incassare una cifra compresa tra gli 8 e i 10 euro.
Buona offerta di servizi
Nonostante una concorrenza non particolarmente agguerrita - la densità di bar è inferiore al resto d’Italia - l’intraprendenza non manca: lo dimostra, tra le altre cose, una buona presenza di servizi per i clienti. Non parliamo tanto di giochi, quanto soprattutto di ricariche, pay-tv e wi-fi a disposizione dei clienti. Risultato: un’ampia presenza di persone. Nel 27% dei bar intervistati ogni giorno sono oltre 200 i clienti che varcano la soglia del locale. Nella foto, panorama serale del porto storico di Ancona (recentemente ristrutturato) con al centro la grande Mole Vanvitelliana a pianta pentagonale vicino al Gran Hotel Passetto (hotelpassetto.it).