Levissima sarà carbon neutral nel 2022

Levissima
Grazie all’impegno nella riduzione dell'impatto ambientale, intensificato negli ultimi dieci anni, Levissima annullerà le emissioni di CO2 nel prossimo anno

È fissato al 2022 il raggiungimento di un grande traguardo ambientale per Levissima. L’acqua minerale del Gruppo Sanpellegrino il prossimo anno sarà carbon neutral, ovvero arriverà ad annullare le proprie emissioni di CO2. Un traguardo che proietta l’azienda verso un obiettivo ancora più ambizioso: il raggiungimento del “Net Zero”, l’annullamento totale della produzione di emissioni di carbonio, fissato per il 2050.

L’importante risultato è frutto di un percorso virtuoso che ha visto il brand adottare diverse azioni per ridurre la propria impronta ambientale e compensare le emissioni. Azioni che interessano tutte le referenze nell’intero ciclo produttivo e lungo tutta la filiera: dalla tutela del capitale naturale alla produzione, dalla distribuzione al packaging. Impegno rappresentato da Regeneration, un programma che, oltre a porre l’accento sulla corretta idratazione per la rigenerazione dell’organismo umano, costituisce un approccio a 360° al tema della sostenibilità, dalla tutela e preservazione dei ghiacciai alla riduzione dell’impatto ambientale dei pack, in quest’ultimo caso agendo anche in un’ottica di economia circolare, quindi puntando a valorizzare la stessa plastica come risorsa.

Tutela dell'acqua e dei ghiacciai

Per quanto riguarda la tutela del capitale naturale, Levissima opera con una gestione responsabile della risorsa acqua, che nel caso specifico sgorga dalle sorgenti delle Alpi Centrali, in Valtellina, nel Parco Nazionale dello Stelvio. Inoltre, dal 2007 è impegnata al fianco dei glaciologi dell’Università degli Studi di Milano, sostenendo le loro attività di ricerca sui ghiacciai alpini, per preservare la purezza dell’acqua salvaguardare la biodiversità di queste aree. Grazie sostegno dell’azienda, 18 ricercatori hanno potuto attivare un progetto di monitoraggio del Ghiacciaio dei Forni e del Ghiacciaio Dosdè Orientale, condividendo preziose ricerche a livello internazionale e diventando, inoltre, autori di prestigiose pubblicazioni scientifiche sull’argomento.

Energia rinnovabile e meno consumi

Altrettanto importante, l’impegno nella riduzione dell’impatto ambientale e delle emissioni di CO2 dell’area produttiva. A questo scopo, nello stabilimento di Cepina, fin dal 2011 viene utilizzata solo energia 100% generata da fonti rinnovabili, che hanno permesso di ridurre del 92% l’impatto nei riguardi delle emissioni, mentre nel ciclo produttivo sono stati introdotti accorgimenti che hanno permesso di consumare il 26% di acqua in meno rispetto al 2007.

Una logistica sostenibile

Grandi sforzi sono stati anche fatti per assicurare una distribuzione sostenibile dei prodotti. Ciò attraverso il miglioramento delle performance logistiche e investimenti in trasporti meno inquinanti. Attualmente oltre il 40% del prodotto viaggia su rotaia e nave, mentre per i trasporti via terra è stato privilegiato l’utilizzo di camion alimentati con gas naturale liquefatto (Gnl), che ha permesso di evitare l’emissione di 400 tonnellate CO2 all’anno rispetto a quelli diesel. Nuova frontiera in questo campo è rappresentata dai biocarburanti, sui quali si concentrerà sempre l’impegno, grazie all’utilizzo di bio-gnl, che permetterà di risparmiare oltre 24.000 tonnellate di CO2 nel 2025.

Recupero e riciclo di plastica e vetro

Riduzione dell’impatto che coinvolge anche le scelte che riguardano il packaging. Levissima è stata tra i primi brand a lanciare in Italia una bottiglia interamente realizzata in Pet riciclato (r-Pet), un percorso iniziato nel 2010 con l’arrivo de La Litro, contenente il 25% di r-Pet, seguito da ulteriori innovazioni che hanno permesso di raggiungere quest’anno l’impiego del 100% di plastica riciclata e che porterà al risparmio di 5.800 tonnellate di CO2 entro il 2025. Sempre in un’ottica di economia circolare, ha messo in campo altre iniziative. Come la partecipazione alla Milano Marathon per sensibilizzare i partecipanti al corretto riciclo delle bottiglie lungo il percorso e utilizzando la plastica delle bottiglie raccolte durante la maratona per realizzare attrezzi sportivi. Non meno importante, poi, la rigenerazione dell’altro materiale impiegato per i pack, il vetro, recuperato grazie al vetro a rendere, che consente un risparmio di 13.600 tonnellate all’anno rispetto al vetro a perdere.

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